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Maldini, Ordine rivela i retroscena del divorzio: i ruoli di Pioli e Leonardo

07/06/2023 08:58

Maldini, Ordine rivela i retroscena del divorzio: i ruoli di Pioli e Leonardo |  Sport e Vai

Continuano ad emergere nuovi retroscena sulla rottura tra il Milan e Maldini. Sul Corriere dello sport ne rivela alcuni Franco Ordine che fa risalire la freddezza tra le parti a oltre un anno fa e scrive tra l'altro


Quando Paolo Maldini, con una pungente intervista, randellava Ivan Gazidis reduce da una malattia e si candidava a garante del milanismo presso la tifoseria, invocando autonomia completa sul mercato, strappata solo per salvaguardare il clima festaiolo e raggiunta l’ultimo giorno utile, 30 giugno 2022 (con aumento dello stipendio da 3 a 4 milioni). Più o meno identico il dissidio emerso dopo l’eliminazione dalla semifinale di Champions con l’Inter. Allora Paolo Maldini sostenne che “per competere sui due fronti ci vogliono investimenti come sanno i nostri azionisti” che significava bussare a denari presso il fondo.

Come sovrapprezzo spiegò che “sarebbe stato facile prendere Dybala”, trattativa intrapresa dall’ad Furlani e poi interrotta per non rompere la tregua con l’area tecnica. Al suo posto, costato 35,5 milioni è arrivato CDK che vorrebbero sbolognare, ammesso di trovare un acquirente. Non solo. Solo i distratti non avevano colto, dietro le quinte, un altro dissidio consumatosi intorno al destino di Stefano Pioli e della sua panchina. Nelle ore successive alla sconfitta con lo Spezia quando Maldini stesso si sentiva sotto attacco leggendo un giorno sì e l’altro pure, che il suo mercato veniva bocciato all’unanimità da tifosi e osservatori, c’è stato un confronto molto aspro tra lui e Stefano Pioli che lasciava immaginare un possibile esonero dell’allenatore a fine campionato in caso di mancata Champions.

Qui la proprietà, informata, è intervenuta con decisione facendo arrivare da New York una sorta di avviso ai naviganti: Pioli non si tocca! Che Paolo Maldini soffrisse l’ampia platea di critiche al suo mercato, è confermato anche da un altro particolare rimasto sotto traccia. A un certo punto ha chiesto al club di poter assumere un portavoce personale che curasse i rapporti con i media, richiesta respinta al mittente con una motivazione anche qui molto secca (“se proprio insiste, se lo paghi lui!”). Così si spiega una serie di interviste non calcistiche durante le quali ha raccontato retroscena del suo lavoro svolto a Milanello. In mancanza di un addetto stampa personale, in suo soccorso sono arrivati un po’ di amici (Bobo Vieri), ex sodali tra i quali Leonardo. Non a caso è stato proprio Leonardo a improvvisarsi portavoce di Paolo lunedì sera per far circolare il reale andamento dell’incontro con Cardinale.


Tags: milan paolo maldini pioli

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