Maldini: Chi vi dice che non sia un martello anche lui?

Senza proclami, senza autocelebrazioni e - oggettivamente - anche senza dire cose inedite. Paolo Maldini si confessa alla Gazzetta mantenendo il low profile ma si capisce che dentro nutre orgoglio per questo Milan che non smette di fermarsi ("non abbiamo un obiettivo prestabilito, il minimo è fare meglio dell’ultima volta. Ci siamo qualificati in Europa League, quindi l’idea è fare di più. Sarebbe assurdo non cercare di andare in Champions, anche se dalla proprietà non ci è stato dato un input in questo senso"). Il dirigente rossonero non parla di scudetto ma chiede ambizione ed entusiasmo, poi si sofferma su Stefano Pioli:

Ha un ruolo speciale. Porta pacatezza, equilibrio, conoscenza di calcio. Porta sensibilità, però anche intensità. Non è un martello? È quello che si percepisce dall’esterno, ma le assicuro che Pioli è sorprendente. Sa essere un martello a modo suo. Credo sia una opportunità per fare il salto, anche per lui. Tutti con lui stanno crescendo. Con il Milan è scattata una scintilla che forse con altri club non è scattata