19/06/2020 16:02
Giovanni Malagò, presidente del Coni, torna a parlare della ripresa del calcio e in particolare della serie A nel corso di una lunga intervista con RTL 102.5. Il numero uno dello sport italiano è sempre stato tra quelli più cauti in merito alla ripartenza e per questo spesso è finito anche al centro di molte polemiche.
Il presidente cha spiegato il momento del calcio italiano: “C’è una grande attesa da parte dei tifosi perché c’è stato un periodo di astinenza record per i tifosi, credo che non sia mai successo nella storia del paese. Ma penso che tutto sia stato fatto al meglio tenendo conto della grande complessità della situazione. Siamo ancora in piena fase di evoluzione e dal lavoro delle normative credo che sia stato fatto un bel lavoro di squadra”.
Per il presidente del Coni, molte polemiche nel corso del periodo di lockdown sono state esagerate dai media: “Il fatto che io fossi contrario alla ripresa è una fantasiosa ricostruzione fatta da qualche giornalista. Io ho sempre detto che il calcio aveva non solo il diritto ma il dovere di ripartire, ma che non doveva avere dei canali diversi rispetto agli altri sport e mi sembra che i fatti mi abbiano dato ragione. Alla fine il calcio ha accettato le regole di tutti, quindi non c’è nessuna volontà polemica. Il mio pensiero è sempre stato lo stesso del Goverrno”.
Per rivedere i tifosi allo stadio però bisogna aspettare ancora: “In questo momento non si può fare un discorso uguale per tutti gli sport. Bisogna valutare la capienza dello spazio, la distanza tra le persone, le difficoltà nella gestione di un evento del genere. Sono tutte valutazioni che si possono fare in base alla curva epidemiologica. Le Olimpiadi? Mancano ancora tredici mesi, la volontà è quella di poterle disputare aperte al pubblico ma c’è troppo tempo davanti per fare delle valutazioni”.