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Maifredi: Alla Juve mi fecero una carognata, Sacchi ha copiato da me

04/03/2023 09:11

Maifredi: Alla Juve mi fecero una carognata, Sacchi ha copiato da me |  Sport e Vai

Singolari rivelazioni e rivendicazioni arrivano da Gigi Maifredi. Intervistato da Il Foglio, l'ex tecnico del Bologna del calcio-champagne ricorda l'anno-no alla Juventus e dice

 

«Venivo da un filotto infinito di vittorie e non avevo messo nel giusto conto le difficoltà che avrei incontrato. Al di là di questo, io sino alla ventesima giornata sono stato primo o secondo. Poi, mi hanno fatto una “carognata” e in quel preciso momento ho maturato la voglia di venir via dalla Juve e, in qualche modo, dal calcio».

«Ci hanno fatto perdere una partita a Marassi contro la Sampdoria, fischiandoci un rigore contro, che definire inesistente è riduttivo, e facendoci perdere una partita che avevamo dominato dall’inizio alla fine. In quel preciso momento ho capito che ero un carneade che nessuno avrebbe mai difeso. Lì ho mollato ed è stata la mia più grande mancanza. Pensi che, prima del derby contro il Torino, dissi ai giocatori che, visto che il nostro modo di giocare non gli piaceva, erano liberi di ripristinare il libero. Lasciai che fossero loro a fare la formazione e con Daniele Fortunato nel ruolo di libero dietro la difesa perdemmo per 2 a 1. Dentro di me, avevo da tempo già detto basta».

Poi Maifredi rivendica di essere stato un innovatore più di Sacchi e come Zeman

«Io credo che la rivoluzione l’abbiamo fatta io in alta Italia e Zdenek Zeman nel centro sud. Tertium non datur. Poi, altri si sono aggregati e presi meriti che non gli appartenevano. Il gioco a zona, il famoso 4-3-3, è nato da noi due. È inutile girarci intorno. Altri l’hanno promozionato, non inventato. Il Milan di Arrigo Sacchi tatticamente è stato qualcosa di molto importante, ma lui dietro aveva sempre giocato a cinque. È stato Silvio Berlusconi a dirgli di giocare a quattro. Il Cavaliere aveva avuto al Milan Nils Liedholm, che aveva inventato la zona alla Roma. Sacchi è stato bravissimo, quando è andato al Milan, a ripiegare sulla zona. Nel Parma si era fatto notare giocando con Gianluca Signorini nel ruolo di libero, due difensori e due esterni. Berlusconi gli ha fatto togliere il libero e lui ha cominciato a giocare con la difesa a quattro. Peraltro, si è perfezionato mandando suoi uomini di fiducia a vedere i miei allenamenti e quelli di Zeman ed è stato indubbiamente capace di costruire una squadra, che era bella da guardare».

 

 

 


Tags: juventus sacchi maifredi

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