05/12/2014 20:04
Daniele De Rossi e Giuseppe Sculli conoscevano bene Giovanni De Carlo, l'uomo chiave dell'inchiesta Mafia Capitale consegnatosi ieri ai carabinieri del Ros. I due calciatori avevano rapporti di grande confidenza, addirittura di amicizia con il boss, stando almeno a ciò che viene fuori dalle intercettazioni contenute in un'informativa del Ros. Amicizia evidente, in particolare, tra De Rossi e De Carlo. "Avevo pensato che quello aveva chiamato qualche coattone... ho detto famme sentì Giovanni", dice De Rossi in piena notte (le 2.56 del 30 settembre 2013) dopo aver litigato in un locale. Il centrocampista della Roma e della Nazionale poco prima, in compagnia di Mehdi Benatia, aveva avuto una discussione e temendo conseguenze chiama subito De Carlo che lo rassicura: "Chiamame sempre... bravo! Hai fatto bene Danié, amico mio...". Frequenti anche i contatti con Sculli, ma anche con le compagne di Matteo Destro e Blerim Dzemaili, all'epoca al Napoli. Insomma, un quadro a tinte fosche che testimonia, una volta di più, la vicinanza di ambienti malavitosi e torbidi al mondo del calcio.