Lite con Nedved, rimpianti Real e obiettivi Juve: Allegri racconta tutto

Massimiliano Allegri presenta la sfida di campionato della Juventus allo Stadium contro il Bologna. Il primo pensiero, naturalmente, è per Mihajlovic: 

"Ci tengo a salutare Sinisa che domani purtroppo non ci sarà, gli auguro una pronta guarigione. Alla partita arriviamo bene, dopo una buona settimana di lavoro. Anche ul Bologna sta bene fisicamente, ha pareggiato a Milano e ha vinto in casa. Non è semplice da battere, noi abbiamo bisogno di punti per consolidare il quarto posto. Bonucci? Sta bene, devo decidere tra lui e Chiellini perché mercoledì c'è la semifinale di coppa. Per ora però pensiamo solo al Bologna. Abbiamo sei partite, le ultime due contro squadre che stanno dietro di noi. Secondo me mancano ancora dieci punti per entrare in Champions, dobbiamo fare molta attenzione. La Fiorentina soprattutto ha un buon calendario".

Sul calcio italiano: 

"Siamo passati da un momento di esaltazione dopo l'Europeo a uno come quello di adesso. Un conto è vedere qual è la realtà delle cose, che è una roba generale: basta vedere gli introiti del campionato italiano in confronto all'Inghilterra. Quando la nazionale va male o le squadre escono dalle coppe esplode il problema, che in realtà è sempre lo stesso solo che tutti mettono la testa sotto. Si tende a vivacchiare, noi italiani siamo bravi ad arrangiarsi. Sono contento per la Roma, ma ora bisogna di far meglio l'anno prossimo. Non c'è un solo problema".

Quanto alla Juventus, le cose si stanno rimettendo a posto dopo un inizio difficile:

"Momentaneamente possiamo essere soddisfatti, ora siamo quarti ma mancano ancora sei partite e non abbiamo ancora centrato l'obiettivo. Sono soddisfatto di come la squadra sta lavorando, dispiaciuto per come siamo usciti dalla Champions e per come abbiamo perso la Supercoppa. Ci sono annate in cui magari non riesci a portare a casa alcun trofeo, l'importante però è gettare le basi per programmare il futuro. Credo che quest'anno abbiamo fatto un buon lavoro e che si possa guardare al futuro con fiducia. I segnali ci sono, la squadra è cresciuta e sono cresciuti anche i giocatori. Ora dobbiamo raggiungere l'obiettivo minimo, il quarto posto: poi guarderemo avanti". 

Sulle scelte di formazione per il Bologna:

"Il rinnovo di Cuadrado è automatico per le presenze, ma sta bene e può giocare. Ho due centrocampisti per domani, se giochiamo a due ci sono Rabiot e Zakaria, se giochiamo a tre può esserci spazio anche per lui. Dybala? Sta crescendo molto di condizione. A Cagliari sono stato fortunato, ma è in progresso e tutta la squadra lo è con lui. Problemi con lo Stadium? I numeri sono dati di fatto, sicuramente l'anno prossimo bisognerà migliorarli. Cinque partite perse in casa incidono, in campionato e in coppa. Vlahovic? Spero possa diventare capocannoniere, così ci garantirà dei gol per chiudere tra le prime quattro. Domani giocherà".

Infine sui possibili rimpianti di aver preferito la Juventus al Real Madrid e sulla presunta lite con Nedved: 

"Ho un figlio di dieci anni che vive a Torino e la scelta è stata dettata anche da questo motivo, oltre che dal desiderio di lavorare con la Juventus, fare quattro anni buoni e costruire qualcosa di importante. Non ho rimpianti, sono molto soddisfatto di quanto sto facendo con questa società. Nedved? Ha fatto un'esternazione come capita a tutti in tribuna. Non c'è assolutamente alcun problema con lui, stiamo lavorando insieme per finire l'annata nel migliore dei modi e iniziare la prossima ancora meglio".