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L’Inter è stufa di Mazzarri, l’ultimatum c’è ma non si dice

02/11/2014 12:21

L’Inter è stufa di Mazzarri, l’ultimatum c’è ma non si dice |  Sport e Vai

Suonano quasi profetiche quelle parole dette sul futuro di Mazzarri e poi rettificate da Thohir la settimana scorsa: "Vedremo nelle prossime due partite, ma cambiare il proprio tecnico in corsa non è mai una buona soluzione. Vogliamo dargli un'altra opportunità". La prima delle due partite in questione è andata come peggio non si poteva: l’Inter è affondata in casa dell’ultima in classifica ricadendo nei suoi vizi e nei suoi errori. Sterile davanti, dove il solo Icardi non basta più e l’assenza di Osvaldo unita all’involuzione di Palacio si fanno sentire, e vulnerabile dietro. Le due vittorie di fila ottenute solo grazie a due rigori già cancellate: i nerazzurri sono tornati nell’incubo e sotto accusa c’è sempre lui, Walter Mazzarri. Mai veramente amato dal popolo interista l’ex tecnico del Napoli ha finito gli alibi. L’Inter non decolla, continua a rimediare figuracce e vede allontanarsi anche l’obiettivo minimo della zona Europa League. Colpisce soprattutto l’assenza di gioco e non bastano i numerosi infortuni a spiegare una mancanza di indentità precisa in campo. Thohir per ora tace ma riflette. L’ultimatum c’è ma non si dice. La verità è che le prossime due partite sono davvero l’ultima spiaggia per l’allenatore toscano. Giovedì c’è la trasferta in Europa League contro il Saint Etienne e domenica l’impegno casalingo contro il Verona. Serviranno risultati e prestazioni convincenti per placare la rabbia del tycoon e ancor più la tifoseria interista. L’amore, se mai c’è stato, è definitivamente finito. C’è chi rimpiange Mancini (anche ieri a Parma c’era uno striscione per il Mancio) e chi ne chiede l’esonero immediato. A frenare Thohir finora due aspetti: il ricco contratto rinnovato a fine campionato scorso e la difficoltà a trovare un allenatore pronto subito. Ci sarebbe l’ex Manchester Moyes, che non ha mai nascosto il desiderio di confrontarsi lontano dall’Inghilterra, l’idolo della curva Zenga, che potrebbe anche fungere da traghettatore, o il sogno proibito Spalletti. L’impressione è che Mazzarri sia ormai ai titoli di coda, perché da ora in poi non gli verrà perdonato più niente. O d’incanto trova la strada giusta e rimette l’Inter in corsa per l’Europa o per la prima volta nella sua carriera l’esonero sembra l’unica soluzione possibile.

Stefano Grandi


Tags: inter mazzarri zenga mancini spalletti palacio Icardi moyes thohir

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