Libero continua: Sceneggiata, brucia più il titolo dell'eliminazione del Napoli

Nessun pentimento, nessun tentativo di rimedio. Anzi, Libero rincara la dose. Il giorno dopo aver salutato con l'inopportuno "Napoli, salutame a soreta" la sconfitta degli azzurri in casa del Feyenoord, il quotidiano di Vittorio Feltri insiste. "Sceneggiata, brucia più il titolo dell'eliminazione", si legge nelle pagine sportive del giornale in edicola oggi. E ancora: "Ironia vietata". E nel sommario: "Tifosi partenopei furiosi per lo sfottò: ma non è colpa nostra se sono usciti dalla Champions perdendo anche 25 milioni". Ora, è sin troppo scontato comprendere la ragione dei disperati tentativi di far parlare di sè da parte di un quotidiano che in tutta Italia, non solo a Napoli, ha percentuali di lettura a quelli di un giornalino domenicale della parrocchia. Quello che non si capisce è come si possa pensare di conquistare lettori con sfottò, ironie inopportune o considerandoli perennemente "altri". La sensazione è che ogni volta che dedica spazio al Napoli, più frequentemente nelle sconfitte che nelle vittorie, Libero tratti il club partenopeo alla stregua del Real Madrid, del Chelsea o del Paris Saint-Germain. Non nel senso di big d'Europa, ma di squadra straniera, da trattare con freddezza e distacco soltanto perché imposto da qualità del gioco o dei risultati, non certo da coinvolgimento o da partecipazione. Forse hanno ragione quelli di Libero: tanta indignazione è ingiustificata. Non vale la pena dar peso al desiderio di notorietà di un giornalino di nicchia, tirato in ballo frequentemente ed esclusivamente per le figuracce rimediate coi propri titoli.