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Lettera d'addio di Juan Jesus commuove il web

30/05/2021 09:48

Lettera d'addio di Juan Jesus commuove il web |  Sport e Vai

Con una lunga e commossa lettera d'addio, pubblicata su Instagram dove ha ricevuto migliaia di commenti, Juan Jesus saluta la Roma dopo anni sofferti. Scrive il difensore

Ciao Roma. Fantastica, meravigliosa, colorata, illuminata dalla storia. Ciao Lupa. Ti ho conosciuta in montagna nei boschi quando arrivai nel ritiro estivo. Ero un ragazzo felice e sorridente. Mi trovai folgorato. Divenni subito JJLUPO. Capii immediatamente che non sarebbe stato un viaggio qualunque e che io non sarei più stato lo stesso. “Sarà incredibile” mi aveva detto il mio agente Roberto. Immaginavo qualcosa di forte, certo. Ma non così. Se riavvolgo con velocità il nastro rimango ancora incredulo: l’Olimpico, le bandiere in Curva Sud, la mia Carol e gli amici in tribuna, la maglia giallorossa col mio nome affianco a quella di Totti, De Rossi..i derby vinti, il Barcellona, Messi, le imprese…Radja, Strootman, i miei compagni brasiliani Alisson, Fuzato,Gerson,Castan, Bruno, Iba. Gli amici Bryan, Antonio, Stephan “è un eischerzo”, Florenzi, dovrei citarvi tutti. Edin campione con dignità altissima.

Sono entrato a Trigoria in punta di piedi e ne esco dopo 5 anni con un figlio romano, Eduardo, e una valigia ricca di ricordi. Ho vissuto. Ho respirato la maestosità del centro del Mondo. Ho cercato di imparare da tutti, dai dirigenti, dagli allenatori, dai miei compagni. Ho apprezzato il lavoro dei vari staff con cui ho collaborato.
Me ne vado con una consapevolezza: ho provato a dare una mano a tutti. Ho cercato sempre di aiutare e regalare un sorriso anche nelle giornate più difficili. Anche quando, dopo la cessione di alcuni amici, viaggiavo con il mio pupazzo Eugenio, nuovo acquisto della squadra. Ho sbagliato anche, come tutti. Ma dagli errori si impara.

E su una cosa non avrò rimpianti: io questa maglia l’ho amata e rispettata fino all’ultimo giorno. Anche se non mi è stato permesso di salutarla e onorarla nemmeno 1 secondo nell’ultima partita. Anche se negli ultimi tempi non mi sono state date le stesse possibilità degli altri. Io non ho mai detto una parola per il bene del gruppo. Arriverà il tempo di ristabilire la verità ma non è questo il momento giusto. Adesso voglio solo parlare della fortuna che ho avuto a giocare qui. Ho appreso da Francesco e Daniele la forza di un sentimento nelle sue sfaccettature più diverse. Non potevo certo replicare alle loro prodezze ma nel mio piccolo ho provato a portare avanti quei principi nel nostro gruppo. Ho sempre lottato per far rispettare la Roma. Non so se ci sono riuscito ma ci ho sempre provato e ci ho messo tutto me stesso.

Ora passo il testimone ad altri, toccherà a loro vigilare sulla nostra Lupa. Ma sono certo che ogni volta che penserò o sentirò il nome di Roma, un sorriso solcherà il mio viso e il pensiero andrà a quel 10 aprile 2018, ai romani felici, a quella notte in cui la storia veniva ristabilita. Un branco di lupi all’assalto del Mondo. E così sempre sarà. Con amore. JJLUPO.


Tags: Roma totti juan jesus

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