Lega Pro, Girone C: Reggina-Juve Stabia 0-0

La Reggina prosegue la lenta ma continua marcia verso l'agognata salvezza, collezionando punti contro avversari ben più quotati in classifica. La Juve Stabia, quarta in classifica, non va oltre un pareggio a reti bianche che non può soddisfare mister Pancaro.

La sfida del Granillo, che solo poche settimane fa sarebbe stata segnata per i padroni di casa, nasce sotto ben altri auspici per una Reggina che affronta la quarta forza del campionato forte dei risultati positivi delle ultime settimane, con una sola sconfitta nelle ultime sei giornate. Il primo tempo vola via senza particolari emozioni, ma con un leggero predominio dei padroni di casa, vicini al gol al 20' con un colpo di testa di Masini. Da annotare l'ammonizione a capitan Armellino, che sarà costretto a saltare la prossima sfida in casa del Cosenza.

La ripresa ha inizio senza alcun cambio, ma con la Juve Stabia sul terreno di gioco con un atteggiamento maggiormente propositivo. Le vespe non riescono però a rendersi quasi mai pericolose dalle parti di Belardi, che è costretto ad uscire dal campo al 67' a causa di un infortunio. Le squadre giocano molto nelle zone centrali del campo e non affondano i colpi, per cui il risultato sembra poter star bene ad entrambe. A pochi minuti dal termine, però, l'arbitro commina il secondo giallo della gara al terzino ospite Cancellotti, regalando così la superiorità numerica agli uomini di Alberti, capaci di creare un occasionissima sessanta secondi più tardi con Viola, il cui tiro a botta sicura - dopo un rimbalzo della sfera sulla traversa - viene ribattuto da un autentico prodigio del portiere Pisseri.

Alla luce del campo, la Juve Stabia non può ritenersi soddisfatta del pareggio ottenuto in Calabria. La squadra di Pancaro non è mai sembrata in grado di far valere i 25 punti di divario in classifica a proprio favore nei confronti degli amaranto che, rigenerati nel morale dalle buone prestazioni delle ultime settimane, hanno rischiato nei minuti finali di cogliere tre punti fondamentali per rincorrere il sogno salvezza.

Paolo Dessì