Lazio, Petkovic: Ingiusta chiusura dell’Olimpico decisa dall’Uefa

La squalifica per un turno all’Olimpico decretata dall’Uefa nei confronti della Lazio per striscioni e cori razzisti durante la gara di Europa League contro il Legia Varsavia non è andata giù a Petkovic. Il tecnico biancoceleste non se l’aspettava e la prospettiva di giocare a porte chiuse contro l’Apollon nella prossima gara interna poco lo alletta. Alla vigilia della delicata partita con la Fiorentina Petkovic confida nell’accoglimento del ricorso: “Difficile commentare di nuovo queste cose. Ci dispiace perché la nostra squadra non merita questo trattamento e queste penalizzazioni. Spero nel ricorso e nell'ottenere una partita di calcio". Intanto proprio l’Europa ha restituito una Lazio vitale combattiva dopo la rimonta in Turchia: “Sicuramente questa partita ci è servita per la convinzione, quando le cose andavano un po' storte, praticamente con pochi tiri e sbagli abbiamo preso 3 gol. Per la convinzione è importante il risultato, per 90 minuti ho visto una squadra che si è divertita correndo e soffrendo. Dovremo fare meno errori e alzare il ritmo. Le conferme sono più difficili ma voglio una dimostrazione importante e che ogni giocatore dia qualcosa di più. Prima della partita non sapevo cosa aspettarmi da questi giocatori, si sono comportati in maniera egregia, si è visto che ci vuole ancora tempo per trovare gli automatismi con la squadra, ma lavorando e giocando di più potranno migliorare". Contro i viola la sfida sarà alla pari, perché anche loro sono reduci dagli impegni internazionali: "La Fiorentina viene data come una delle favorite, i viola puntano ad arrivare lontano. Anche loro vengono da una trasferta lunga, vediamo chi avrà più freschezza, sopratutto mentale. Servirà per 90 minuti. Tutti i giocatori hanno dato certe risposte, la Lazio sta crescendo anche senza elementi fondamentali. Abbiamo ripreso a girare nel verso giusto, servono conferme. Ho visto la Lazio bene nel primo tempo in Europa, abbiamo pagato i rimpalli, non abbiamo avuto molta fortuna. Ma abbiamo dimostrato che possiamo contare anche su altri giocatori e che abbiamo una rosa allargata. Ora dobbiamo confermare in Italia, dove tutte le partite sono dure e vere. Contro la Fiorentina ci vuole qualcosa di più ogni giocatore dovra dare il 20% in più di quello dato contro il Trabzonspor. Siamo un punto dietro loro, ma abbiamo davanti tutto il campionato. Loro avranno più pressione rispetto a noi. Noi abbiamo lavorato benissimo, il problema è stato più di testa che delle gambe. Abbiamo lavorato per rimanere il più a lungo possibile in forma ottimale, anche vedendo quanto successo l'anno scorso con gli infortuni. Anche con richiami atletici dovremo essere pronti fisicamente e mentalmente. Con un successo sulla Fiorentina daremo ossigeno alle gambe e alla testa".

Stefano Grandi