Lazio, minacce di morte dei tifosi a Lotito e Tare

La forte delusione dei tifosi della Lazio per un mercato giudicato deludente e soprattutto per il mancato arrivo nell’ultimo giorno utile di Yilmaz o di Quagliarella, affari che sembravano praticamente fatti, ha indotto alcuni esagitati ad inviare e-mail minatorie al presidente Lotito ed al ds Igli Tare. «Finirete impiccati» e «La mattina vi troveranno freddi», sono alcuni dei messaggi  arrivati per posta elettronica ai dirigenti biancocelesti come rivela la Gazzetta dello Sport. Centinaia i messaggi di sconforto ma alcuni di questi si sono tramutati in vere e proprie minacce. Il patron laziale, parlando al Corriere dello Sport, ha invece sparato a zero sul procuratore di Yilmaz, Ali Egesel: “L'agente di Yilmaz mi ha chiesto più di 2 milioni, un'estorsione. Yilmaz non l’ho cercato io, mi è stato offerto. Posso prenderlo, ho spiegato all'intermediario, se facciamo questo, questo e quest'altro. Come stipendio posso garantire 2,5 milioni di euro netti più i bonus. Se vi sta bene, andiamo avanti. Altrimenti lasciate perdere. Si è persino presentato nel mio ufficio l'ambasciatore della Turchia che mi diceva: 'Dagli 15 milioni'. E che decidi te il prezzo? Col Galatasaray avevo trovato l’accordo. Yilmaz sarebbe costato 13 milioni cash, pagamento in un'unica soluzione, più ulteriori 2 di bonus. Eravamo d'accordo su tutto, ero convinto di chiudere e poi mi arriva una telefonata del procuratore. Mi fa il riassunto dei bonus e dello stipendio: 2,8 netti totali a stagion e mi chiede più di 2 milioni, il 10% del totale lordo sui cinque anni di accordo, alla firma del contratto. Così non ci sono stato più, è un’estorsione”. Lotito è un fiume in piena, coinvolge nella querelle ogni organismo calcistico esistente: "Speravamo di farcela e il mondo del calcio è condizionato dagli agenti. Ne esistono di seri, ce ne sono altri che ti ricattano. E' colpa di un sistema da cambiare. Sto lottando per rivedere le regole in Lega. Ho telefonato a Platini, devono agire anche Uefa e Fifa, denuncerò Egesel, ne riparleremo”.