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La sfida di Infantino: Sarò il presidente di tutti e rinnoverò la FIFA

27/02/2016 09:41

La sfida di Infantino: Sarò il presidente di tutti e rinnoverò la FIFA |  Sport e Vai

Subito dopo la proclamazione a presidente della FIFA, quando ha ottenuto la certezza di aver battuto lo sceicco Salman grazie alle 115 preferenze della seconda votazione, con l'avversario fermo ad 88, Gianni Infantino ha assicurato: "Voglio essere il presidente di tutte e 209 le federazioni e con loro rinnovare la FIFA e costruire una nuova era. Il mio è stato un viaggio eccezionale, in cui ho incontrato tantissime persone che meritano che la FIFA sia altamente rappresentata. Rinnoveremo la Federazione e dobbiamo esserne orgogliosi”. Una sfida difficile quella che attende l'avvocato svizzero, di chiare origini italiane - il padre è calabrese, la madre lombarda - e nato a Briga, alla frontiera con l'Italia, 10 km di distanza da Visp, città natale del predecessore Blatter. Per cambiare rotta Infantino dovrà slegarsi dal passato recente. Da Blatter, appunto, ma anche da Platini, con cui ha lavorato a stretto contatto per 9 anni all'UEFA. Lo stile ed il garbo di Infantino sono una prima garanzia perché effettivamente la FIFA possa riacquistare quella credibilità spazzata via da scandali e inchieste. Ma la differenza concreta la segnerà il suo operato. Tra le prime novità promesse, l'ampliamento del Mondiale a 40 squadre per garantire maggiore visibilità e partecipazione a tutti. Ma non solo. Infantino, che ha lavorato a lungo all'UEFA, potrebbe spingere per una riforma delle coppe auspicata da molti come necessaria. Certo, sarebbe stato più facile se fosse rimasto a lavorare nella federazione continentale, ma le disavventure di Platini lo hanno spinto a candidarsi alla carica più importante. Dove l'imperativo attuale è quello di garantire pulizia, nei comportamenti e nelle decisioni. "Ringrazio gli altri candidati, questo è stato un grande segno di democrazia”, ha concluso Infantino nel suo primo messaggio da presidente. La speranza, soprattutto per il calcio, è che alla fine del suo mandato tutti possano ringraziare indistintamente lui per aver operato bene, nell'interesse della FIFA  e del football. 


Tags: presidente fifa michel platini sepp blatter gianni infantino

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