13/10/2022 10:57
Rimarrà un incubo per parecchio tempo, a meno che il Milan non riesca ad essere più forte dei torti arbitrali e centrare la qualificazione agli ottavi di Champions, quel rigore concesso con estrema disinvoltura dall'arbitro tedesco Siebert martedì sera a San Siro nella gara contro il Chelsea. Rigore più espulsione di Tomori che ha di fatto stroncato i rossoneri sin dai primi minuti. Sull'argomento interviene anche Paolo Casarin. L' ex arbitro ed ex designatore , ha spiegato al Corriere della Sera perchè il fischietto tedesco non ha usato la tecnologia, ovvero perché non ha chiamato il Var e perché il Var a sua volta non è intervenuto:
"Non era tenuto, perché è una valutazione di campo. Non c’è un 'errore chiaro ed evidente', quindi anche dalla sala Var non è arrivato all’arbitro il suggerimento di rivedere l’azione. Aveva campo libero, poteva vedere bene e valutare. Che poi la valutazione sia stata sbagliata, è un altro discorso. Se l’arbitro è convinto d’aver visto giusto, fa bene a decidere senza Var. È lì apposta. Sennò è finita".