La rivelazione di De Sciglio: “In Italia troppe critiche”

Una carriera tra Milan e Juventus prima dell’addio al calcio italiano. Mattia De Sciglio aveva cominciato la sua carriera nel Milan come un predestinato sulle orme dei grandi difensori rossoneri. Un peso sulle spalle di un ragazzo molto giovane che forse non è riuscito a esprimersi al meglio anche per questo motivo. Le tante pressioni che ricevano i giovani soprattutto nei top club è un argomento di cui si è parlato molto, e ora anche De Sciglio rivela di averne sentito la pressione. Ora che ha cominciato una nuova avventura al Lione.

In Italia non mi divertivo più. Le critiche le ho accusate tanto soprattutto durante il primo anno al Milan. Un ragazzo giovane non è abituato a quel tipo di pressione. Con il tempo ho imparato a fregarmene altrimenti non ce l’avrei mai fatta. Però avevo perso il gusto di praticare questo sport. In Italia in un attimo si costruiscono i castelli e in pochissimo tempo si distruggono anche. E’ questa la nostra mentalità. Venire in Francia è stata una scelta per ritrovare la voglia di giocare.

Il Milan di Maldini

Nel corso della sua intervista al sito Gianlucadimarzio.com, l’esterno difensivo parla anche del lavoro di Paolo Maldini al Milan.

Non mi stupisce, quando è arrivato lui e la nuova gestione è cambiato tutto. I miei anni in rossoneri sono stati difficili, ogni anno andava sempre peggio e credo sia stato causato anche dalla poca chiarezza che c’era in società. Noi siamo concentrati sul campo ma è ovvio che certe cose finiscano per influire sul rendimento della squadra.