"Tra le squadre subito dietro Barcellona e Bayern Monaco ci siamo anche noi". Parole e musica di Gianluigi Buffon che lancia o meglio rilancia la
Juventus dopo la bella vittoria di ieri contro il Manchester City che ha spalancato ai bianconeri le porte degli ottavi di Champions League.
Finalmente la Juventus, con gamba, testa e cuore come forse non la si è mai vista in questa stagione, salvo forse proprio le prime due gare di Champions, contro il City a Manchester (vittoria in rimonta 2-1) e in casa col Siviglia (successo 2-0). I bianconeri sembrano davvero sulla strada della convalescenza dopo un inizio stagione da brividi in campionato che stanno pagando tutt'ora con 9 punti di ritardo dall'Inter capolista.
Eppure dalla serata di ieri emergono degli elementi che fanno sorridere
Allegri pensando al prosieguo della stagione. La condizione fisica innanzitutto che ha permesso a
Sturaro, Marchisio e Pogba di reggere l'onda d'urto del centrocampo inglese e di Yaya Toure in particolare. Poi l'ariosità del gioco che ha svariato molto sulle fasce grazie alla crescita esponenziale di Alex Sandro, oggetto sempre meno misterioso del mercato bianconero, già a quota 3 assist decisivi nelle ultime gare (Torino, Milan e City).
Da un oggetto misterioso ad un altro, quel
Mario Mandzukic che finora sembrava la brutta copia di quello ammirato col Bayern Monaco e che ieri, oltre al gran lavoro in fase di pressing, ci ha messo lo "zampone" nel gol che ha deciso il match e la qualificazione agli ottavi. La Juve sembra andare, ancor di più quando, come contro il Milan la porta resta immacolata anche se restano un paio di pericolosi svarioni difensivi e soprattutto delle palle perse ingenuamente a centrocampo in fase di uscita, lo stesso
Marchisio non pare ancora al meglio, quello che lo scorso anno non aveva fatto rimpiangere Pirlo per intenderci.
Una Juve che può solo migliorare se si pensa alla giovane età dei vari Sturaro, Alex Sandro,
Pogba e Dybala. Già quel
Dybala che, se non sarà Tevez è sulla buona strada per poter fare sempre la differenza come da investimento. Aspettando il miglior Morata, il rientro di
Khedira e degli altri infortunati e soprattutto della prova del nove con alle porte Palermo e Lazio fuori casa.
"Questa Juve è una squadra che arriva agli ottavi di Champions meglio dello scorso anno e che se la può giocare alla pari quasi con tutti, a meno di non avere la sfortuna di vedere giocare il Barcellona...". Buffon docet...
Luca Fusco