La battaglia di Tomori: Questa piaga va fermata

I due sogni di Fikayo Tomori si chiamano Europei con l'Inghilterra e scudetto col Milan. Si accontenta di poco il difensore arrivato in rossonero in prestito dal Chelsea. Intervistato dalla BBC il giocatore ha toccato un tema delicato, quello del razzismo non solo in campo ma sui social, particolarmente sviluppato in Inghilterra

Con i social media facilmente accessibili da tutti quanti una persona può creare facilmente in 5 minuti un account fake e iniziare a lanciare insulti razzisti magari perché uno ha fatto un errore durante la partita. Piattaforme social come Instagram, Facebook, Twitter ecc devono non devono rendere una cosa del genere così facile, bannando alcune parole o comunque tutto il necessario per fermare questa cosa. Possiamo solo parlarne così tanto. In Premier League, da quando siamo tornati in campo nel post lockdown, prima di ogni partita ci si inginocchia come gesto antirazzista  eppure tre/quattro mesi dopo c’è ancora chi subisce insulti razzisti sui social media.

Dell'eventuale riscatto del Milan non dice nulla

“Sta ai due club decidere, io però da quando sono arrivato al Milan, penso solo al Milan. Quello che succede al Chelsea rimane al Chelsea

Infine gli obiettivi:

“Sono davvero stimolato ed eccitato per quello che stiamo facendo al Milan e per il finale di stagione. Essere in un club storico come questo a lottare per la testa della classifica… Alla fine della stagione spero di poter festeggiare lo scudetto e la chiamata dell’Inghilterra per gli Europei. Ma nel calcio devi andare per gradi, non puoi andare troppo in là col pensiero. Ogni partita è un’opportunità per migliorare e mettersi in mostra, speriamo di continuare a farlo”.