Koulibaly spiega perché ha lasciato Napoli e lancia stoccata a De Laurentiis

Giornata di presentazioni per Kalidou Koulibaly, che si racconta in conferenza stampa dopo il trasferimento dal Napoli al Chelsea. Il difensore senegalese ha ribadito di aver sempre desiderato di misurarsi con la Premier e ha spiegato i motivi che l'hanno indotto ad accettare la corte dei Blues, svelando anche un retroscena relativo al 2016:

“È vero che è da molto tempo che la Premier League mi voleva. Credo in Dio e in queste cose, il momento era adesso. Forse prima nessuno era pronto e il Napoli non voleva che venissi. Non sono un giocatore a cui piace combattere con il proprio club per andarsene. Ho molto rispetto per il proprietario e per i tifosi ma credo che questa volta fosse il momento giusto per lasciare il Napoli. Ho fatto otto anni laggiù, ho avuto un sacco di bei momenti con i tifosi, i miei compagni di squadra, il club. Ho imparato molto sul calcio, quindi ho deciso con i miei amici e la mia famiglia di venire con il Chelsea. Perché il Chelsea? E’ stato l’unico club che voleva davvero che venissi. Abbiamo avuto il primo contatto nel 2016 quando Antonio Conte è venuto qui e voleva che venissi. Non è successo, ma sono sempre stato legato al Chelsea e questa volta le stelle erano ben allineate, quindi sono venuto qui e sono davvero felice di unirmi al Chelsea e alla Premier League”.

Quindi una stoccata al presidente De Laurentiis, che ha affermato di non voler più africani in squadra:

"Per me la cosa più importante è rispettare tutti. Quando giocavo a Napoli, rappresentavo anche il Senegal. È stata dura quando siamo andati in Coppa d'Africa, ma serve rispetto per le nazionali africane. Come capitano del Senegal, penso non sia giusto così parlare così. Rispetto quello che pensa De Laurentiis, se crede che la squadra possa giocare senza africani è un suo diritto. Ma sono sicuro che al Napoli ci sono tante persone che non la pensano come lui. La città o la società non la pensano come De Laurentiis".