Kjaer rivela di dare consigli tattici a Pioli

Quando il Milan lo prese in tanti pensarono a una soluzione tampone ma Kjaer piano piano ha conquistato tutti ed oggi è l'asse portante del reparto arretrato. A differenza del compagno di reparto Romagnoli, subissato di critiche ultimamente, il danese è diventato un idolo dei tifosi, assicura che rende al massimo quando gli viene data fiducia e alla Gazzetta rivela i segreti della rinascita rossonera

Maldini e Massara mi hanno portato al Milan per avere voce in spogliatoio e aiutare i più giovani. Do una mano, mi sento leader in campo e in allenamento. Pioli è l'allenatore perfetto per me: mi ascolta anche quando ho dei dubbi o penso ci siano aspetti tattici che possono cambiare. Poi ovviamente alla fine decide lui ma vuole trovare la situazione ideale per i suoi giocatori

Kjaer racconta come sia cambiato il Milan da gennaio

Siamo in testa, per cui possiamo vincere. Non deve diventare un'ossessione ma un obiettivo perché siamo il Milan. Ora i risultati arrivano e c'è entusiasmo: ma ricordiamoci che non ci vuole molto a tornare indietro. Sfruttiamo l'esperienza accumulata negli ultimi sei mesi, ci ha fatto maturare. Ormai siamo giovani solo sulla carta d'identità, abbiamo dimostrato di essere una grande squadra