13/07/2021 15:17
Una giornata storica per il calcio italiano quella di Wembley. L’Italia torna a conquistare la vittoria all’Europeo dopo il 1968 e per la prima volta nella storia a commentare una gara degli azzurri c’è una donna: Katia Serra. L’ex calciatrice ed opinionista Rai è stata una delle grandi rivelazioni della finale europea. Un arrivo all’ultimo secondo con lei e il telecronista Bizzotto che hanno preso il posto di Alberto Rimedio ed Antonio De Gennaro, fermati dal Covid. Ora a raccontare quell’esperienza è la diretta protagonista ai microfoni di Radio Punto Nuovo.
L’emozione c’è stata. E’ stato un privilegio, non ho avuto ancora tempo di rendermi conto di tutto quello che è successo vista la velocità con cui cui è accaduto. Raccontarlo è stato davvero incredibile. Credo che vadano dati i morti principali a Mancini, un visionario e grazie a questa visione è arrivato un progetto incredibile.
Katia Serra però mette anche l’accento sul maschilismo che ancora esiste fortissimo nel mondo del calcio.
Io devo ringraziare la Rai che mi ha fatto entrare nella storia. Il mio è un percorso che parte da lontano e Bizzotto è una garanzia. Ma nel mondo del calcio c’è ancora tanto maschilismo. E’ un fattore che deve essere cancellato. Molte delle critiche che ho ricevuto sono state sessiste. E’ una cosa a cui sono abituata e non mi sorprendono, ma confermano che questo problema esiste ancora in Italia.