Karamoh già vola alto: Inter, voglio diventare il tuo Eto'o

Altro che nuovo Niang, Yann Karamoh mira molto più in alto. Nella presentazione via social con i tifosi dell'Inter l'ultimo arrivo in casa nerazzurra è chiaro, alla domanda sul giocatore di riferimento risponde senza indugi: “Eto’o. Come punto di riferimento fondamentale. Non è l’unico, ma mi fermo su di lui. Mi piace avere il controllo del pallone, fare dribbling, imparare costantemente. Devo essere sempre più rapido.n Francia ho lavorato anche a sinistra, ci mancherebbe. Il ruolo non deve essere una fissazione. Bisogna lavorare per segnare sempre di più”. Dlo volevano in tanti ma ““Avevo varie possibilità. Mi sono mosso sul mercato, quando ho sentito Inter mi sono subito bloccato e ho detto Inter. Non me lo aspettavo, ero in panchina con la mia squadra. Tutto si è svolto molto velocemente e ha preso una grande accelerazione. Era qualcosa di previsto, un mio sogno. Non ho voluto fare un passo indietro. Grazie alle coppe e ai titoli vinti è una storia che ho sempre apprezzato quella dell'Inter adesso ci sono in questa storia”. All'Inter vuol portare energia e velocità, ama il basket, ha legato in particolare con un nuovo compagno (“Dalbert perché su Instagram avete sicuramente visto delle foto. Non posso ancora dire amici. qualcuno di loro parla francese, la cosa mi aiuta. Ho tutto il tempo di conoscere le persone intorno a me. C’è chi mi ha già telefonato per darmi il benvenuto. Mi sento tutto tranne che solo”) e si dice già pronto per Spalletti: “Credo che il mio sia un profilo che possa interessare. Sono in questa bella squadra e nel campioanto italiano. Spero ch ele mie caratteristihe mi permettano di entrare al 100% in squadra e spero che mi sceglierà. Dipende dai programmi della squadra. Ho fatto tanto allenamento. Mi sento pronto e ho tanta voglia di entrare al 100% in squadra. Ho avuto questa opportunità di vedere Spalletti con la Roma. Una persona che ama vincere, mi è piaciuto. Qualcosa di molto gentile che ho apprezzato sono i complimenti per il gol”.

Stefano Grandi