Juventus, Morata: Avevo 5-6 richieste ma mi sento valorizzato qui

Dubbi non ne ha e non ne ha avuti mai. Alvaro Morata poteva scegliere diverse opzioni sul calciomercato, una volta stabilito l’addio al Real Madrid, ma ha voluto fortemente la Juventus e non se ne è pentito. Parlando ad Onda Cero, nel programma “al primer toque” l’attaccante spagnolo ha manifestato tutta la felicità per questi mesi in bianconero: “Sono felice qui, è proprio come speravo. Sapevo che la Juve era il club più importante in Italia ed uno dei più importanti in Europa e ora lo sto vivendo dal di dentro. Non è stata un’estate facile per me, ho aspettato un paio di mesi prima che si concretizzasse il passaggio alla Juve, poi appena arrivato mi sono infortunato ma fa parte del calcio”. Non è da tutti lasciare il Real: “Avevo bisogno di sentirmi importante e che l’allenatore mi desse fiducia, avevo 5-6 opzioni per andar via ma ho voluto la Juve. Qui mi sanno valorizzare sia come centravanti che in altri ruoli. Lo staff tecnico mi aiuta, dicono che posso migliorare tatticamente e fisicamente, sto imparando tanto. Potevo rimanere anche in Spagna, c’erano diversi club interessati ma io l’avevo detto dall’inizio: da quando la Juve ha bussato alla mia porta non ho avuto dubbi. E’ stato il primo club a interessarsi a me quando non stavo passando un bel momento al Real e queste sono cose che non si dimenticano. Mi volevano quando io non segnavo ed hanno avuto fiducia in me”. Morata è in prestito alla Juve ma non vuol pensare a cosa succederà in futuro e a un possibile ritorno al Real: “Al Real sarò sempre grato, grazie a loro sono un calciatore professionista, ora sto alla Juve e penso solo a fare una grande stagione, poi si vedrà”. Intanto a Madrid ci torna domani per la sfida di Champions con l’Atletico: “Sarà una sfida dura, sappiamo che l’Atletico è una delle squadre più forti d’Europa ma andiamo per vincere. La Juve è sempre stata una big nelle coppe, le rivali lo sanno”. L’ultimo pensiero è per Llorente: “Sono stato fortunato ad avere Fernando come compagno di squadra, oltre ad essere un grandissimo giocatore mi sta anche aiutando ad ambientarmi a Torino ma non è difficile. La gente è simpatica, molte cose sono simili alla Spagna, la lingua è facile e anche il cibo è simile. E’ più facile ambientarsi”.

Stefano Grandi