Juventus, fuga in campionato ma il centrocampo non funziona: l'analisi

La Juventus vince lo scontro diretto con il Napoli, approfitta dello stop della Roma e vola a +4 sulle inseguitrici. La fuga in classifica, però, rischia di nascondere qualche problema che la Juventus ha invece mostrato. La pochezza delle avversarie, incostanti e ancora lontane dal colmare quel famoso gap rimarcato in estate dagli acquisti di Higuain e Pjanic, non costituisce pericolo per la squadra bianconera ma c'è qualcosa che ancora non gira.

Il centrocampo non dà garanzie, e il ritorno di Marchisio, titolare contro la Sampdoria e subentrato contro il Napoli, vale quanto un acquisto. Anche qualcosa in più. Sono 6 le palle perse dal centrocampo bianconero contro il Napoli (la mediana avversaria ne ha perse soltanto 6), e il problema in fase di costruzione del gioco sembra poter diventare quasi cronico. Allegri non ne fa un dramma, ma c'è qualcosa che non va e i numeri lo sottolineano: Pjanic sarebbe dovuto essere l'uomo in più ma tocca soltanto 35 palloni (esclusi gli attaccanti è quello che ne ha toccati meno) e gioca troppo basso. Basti pensare che Diawara ne ha toccati 97 per capire, in proporzione, il livello quantitativo della partita del bosniaco.

L'ingresso di Marchisio a partita in corso ridà luce anche a Hernanes, che inizia a giocare con maggiore sicurezza e porta a casa un quarto d'ora finale (prima di essere sostituito) quantomeno sufficiente. Khedira, meno brillante del solito, scollegato dalla fase difensiva, riesce a diventare più positivo. Allegri sopperisce con una buona partita degli esterni, con una difesa che è per distacco la migliore d'Italia, e dall'abilità sotto porta di Gonzalo Higuain. Ma sarà meglio pensare a una soluzione, oltre l'ingresso di Marchisio, per evitare che qualche avvisaglia possa diventare un problema vero e proprio.

Giuseppe Andriani