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Juventus, Conte: Noi aiutati? Il campo rende sempre giustizia a tutti

04/01/2014 14:19

Juventus, Conte: Noi aiutati? Il campo rende sempre giustizia a tutti |  Sport e Vai

Esce un sorriso nervoso ad Antonio Conte quando gli chiedono degli “aiutini” che avrebbe avuto la sua Juventus come sostengono Totti e De Rossi. Domani sera c’è lo scontro diretto tra le prime due della classe ed il tecnico bianconero non vorrebbe gettare benzina sul fuoco alla vigilia, anche perché per la Roma avrà solo belle parole, ma sentir parlare di vantaggi alla sua Juve lo irrita eccome: “La  prendo sul ridere perchè è giusto che quando ci sono chiacchiere da bar, da tifosi, bisogna prenderla sul ridere e prenderla in maniera molto serena. Io dico che non ci sono dele risposte da dare a chi fa queste affermazioni. Anzi, io insegno ai calciatori, a chi lavora con me, a chi mi frequente, che le risposte vanno date sempre sul campo, perchè il campo rende giustizia sempre a tutto e a tutti. E dico che in due anni e mezzo il campo ha reso giustizia alla squadra più forte, in maniera anche molto netta e clamorosa alcune volte. Le parole se le porterà via il vento. Poi ci saranno i fatti, si dovrà vedere sul campo chi avrà più voglia di vincere, chi avrà adottato la tattica migliore per vincere. Ripeto, il campo è sempre quello che parla, le chiacchiere stanno a zero e servono solo ad alimentare polemiche e a creare delle situazioni che non hanno niente a che fare col calcio. Stiamo cercando di cambiare questo calcio, però mi sembra che non si voglia fare, perchè ogni partita è accompagnata sempre da qualche polemica e sembra che la polemica sia più importante della partita. Questo è il calcio in Italia, oggi. La polemica sembra più importante della partita, ecco". Per Conte ci sono delle analogie tra Roma e Juve: "Se uno fa una riflessione attenta, si rende conto che il percorso della Juventus e della Roma è molto simile:  la Juventus ha iniziato tre anni fa con me, e la Roma con Luis Enrique. In tre anni noi abbiamo vinto due Scudetti, due Supercoppe e adesso siamo in testa alla classifica, quindi penso che abbiamo bruciato veramente le tappe. La Roma ha avuto più sfortuna, forse meno bravura nel mercato, nella scelta degli uomini per questa ristrutturazione, ma non dimentichiamo che la Roma in questi ultimi tre anni è forse la squadra che ha fatto maggiori investimenti. Oggi tutto viene semplificato alla Juventus, sembra che la Juventus sia da tanti anni sulla cresta dell'onda: ma non è così, sono solo due anni che siamo tornati a vincere, non sbagliando praticamente niente. E questo spesso e volentieri passa inosservato, ma non è così, proprio in virtù, in relazione, a quello che è successo alla Roma. La Roma ha fatto un percorso molto simile al nostro, però è da quest'anno che sta provando a vincere il campionato, nonostante gli investimenti, la ricerca di uomini nuovi, strade intraprese per cercare di fare bene. Ha una proprietà importante come quella americana con Unicredit dietro. Questo a testimonianza che quello che stiamo facendo oggi risulta facile, ma io penso che abbiamo fatto veramente un lavoro straordinario, che spesso viene... non sottovalutato, ma sembra che tutto sia dovuto quando si vince". Dopo un elogio per Garcia ("Di Garcia mi ha stupito sicuramente il fatto che si è integrato benissimo e si è calato perfettamente in una realtà molto difficile come quella di Roma. Di base è stato facilitato dal fatto di trovare una squadra che, come l'ho trovata io, veniva da due stagioni da dimenticare. E in più grande qualità tecnica, perchè non dimentichiamo che gli interventi della Roma sono stati mirati, ben fatti, con De Sanctis, con Maicon, con Benatia, con Gervinho, con Strootman, con Ljajic, cioè, stiamo parlando di giocatori di ottimo livello”) il tecnico bianconero sottolinea un aspetto: “Questa è una partita, come ho sempre detto, che vale tre punti. Vale tre punti la partita contro la Roma, così come valeva tre punti la partita contro il Napoli, così come valeva tre punti contro il Milan, come valeva tre punti la partita con il Sassuolo. Dico sempre che se vinciamo con la Roma dobbiamo poi essere bravi a vincere a Cagliari, altrimenti depauperiamo un po' quella che è la vittoria con la Roma. Quindi è una partita come le altre. Detto questo, vincendo, è inevitabile che ci portiamo a 8 punti, che sono una distanza bella, una distanza importante, però può essere anche una distanza che diventa un'illusione se perdiamo la concentrazione, la determinazione, la voglia, che abbiamo in questo campionato e che stiamo proponendo da nove partite a questa parte. Non dimentichiamo che eravamo cinque punti sotto la Roma e in poche partite ne abbiamo recuperati dieci, sta a significare che come l'abbiamo fatto noi, lo possono fare anche loro o altre squadre come il Napoli".

Stefano Grandi

 


Tags: Roma juventus totti De Rossi conte Garcia

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