Juventus, Agnelli: Moratti ha accettato uno scudetto non vinto

Non versa troppe lacrime il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, nel commentare l’addio all’Inter di Massimo Moratti con cui da tempo c’erano frizioni: “Il suo gesto è stato un  fatto tecnico. Si erano già manifestate visioni diverse. Il suo amore per l'Inter lo ha portato anche a fare follie come accettare uno scudetto non vinto. Perdiamo un grande personaggio anche nel panorama italiano”. Diverso invece il rapporto con il presidente della Roma Pallotta, di cui ha apprezzato il tentativo di gettare acqua sul fuoco delle polemiche di Juve-Roma: “Con Pallotta c’è piena condivisione degli obiettivi di sistema.  Un rapporto forse antistorico per quanto riguarda la questione sviluppo del calcio italiano. Le sue dichiarazione sono state sagge, ritorna ad una sana competitività al di la del terreno di gioco. Ha corretto il tiro delle dichiarazioni dei suoi tesserati. Una partita dura 90' ma poi basta, tutto deve tornare in una giusta dimensione. Il campo dice sempre la verità. Basta con Juve-Roma". Restando in tema-polemiche sull’arbitraggio è intervenuto anche il dg Marotta dicendosi contrario alla moviola: “£La mia idea sulla moviola in campo ò la stessa di Platini: sarebbe la fine del calcio. Chi è il moviolista? Come si fanno a capire episodi legati a dinamiche di forza o appoggio del piede o urto o pressione. E come si fa a interrompere in continuazione il gioco? Noi siamo per la tecnologia ma la moviola porterebbe alla fine del calcio". Agnelli infine si è lanciato anche in un pronostico sul futuro della Juve in Europa: “Abbiamo fatto delle previsioni molto prudenti.  Nei prossimi tre/quattro anni prevediamo di partecipare sempre ai gironi ed essere eliminati, partecipando poi agli ottavi di Europa League venendo eliminati agli ottavi. Tutto quello che faremo in più sarà guadagnato”.

Stefano Grandi