Juve, Perin racconta la parata su Gyasi e svela un segreto sulla penalizzazione

Mattia Perin tra i grandi protagonisti della vittoria della Juventus sul campo dello Spezia. Il portiere bianconero, oggi in campo al posto di Szczesny, ha negato il gol a Gyasi e Nikolaou nella ripresa con due interventi strappa applausi. Come ha fatto? Lo spiega ai microfoni di Dazn:

"Su Gyasi è stata fondamentale l'esperienza. Ho capito che poteva calciare solo lì, ero coperto e mi sono lanciato. Importante è capire prima, ho percepito che quello era l'unico spazio per il tiro. Vittoria importante? Certo, l'ingresso di Di Maria ci ha aiutato molto, lui è un fuoriclasse con la F maiuscola, il top del calcio. Gli vedo fare cose in allenamento che lo mettono al top tra quelli con cui ho giocato. Quando c'è lui ci aspettiamo grandi cose, ma ovviamente dobbiamo aiutarlo come possiamo. Dobbiamo migliorare, ma l'abnegazione non manca. Le vicissitudini extra campo ci hanno unito, eravamo un grande gruppo e ora lo siamo ancora di più. Abbiamo vinto con l'atteggiamento, con l'attenzione ai dettagli. Per me è un piacere condividere lo spogliatoio con questi compagni. Sappiamo di avere più punti in classifica, ma non stiamo lì a parlarne. Dobbiamo andare in campo e fare punti per la maglia che indossiamo, cercando di raggiungere qualcosa di bello. La statistica sulle parate dove sono primo? Sono contento e voglio fare gli auguri a mia figlia Vittoria che oggi compie cinque anni. I numeri non mentono e se abbiamo fatto tanti clean sheet vuol dire che se siamo presenti in campo prendiamo gol con molta difficoltà. Il nostro standard deve essere quello, se siamo sotto tono facciamo fatica con chiunque. Quello che può farci fare il salto di qualità è la cattiveria agonistica, la voglia di mettere la gamba nei contrasti".