Juve, nello staff l'ex assistente amico di Rizzoli che non vide gol Catania

Attraverso il proprio sito ufficiale, la Juventus ha ufficializzato l'arrivo di due nuove figure che arricchiranno lo staff di Allegri. Si tratta di Giovanni Andreini, come head of performance, e dell'ex guardalinee Luca Maggiani come Club Referee Manager. Maggiani ha appena concluso il primo corso proposto dalla FIGC per tale figura, entrambi  andranno a operare dalle Prime Squadre al Settore Giovanile.

Maggiani fino alla scorsa stagione era la figura addetta agli arbitri dello Spezia ma nel suo passato da assistente è stato oggetto di diverse critiche.

 Per oltre una dozzina di anni associato alla CAN A, ha diretto 227 partite in massima serie fino al ritiro nel 2013 a 45 anni per limiti d’età. In carriera vanta anche due finali di Coppa Italia e altrettante di Supercoppa Italiana, oltre ad aver frequentato i più importanti stadi d’Europa nelle Coppe Europee, dall’Old Trafford di Manchester al Bernabeu di Madrid. Nel 2010 l’apice della carriera: prima la finale di Coppa Italia Roma-Inter e poi la finale di Europa League tra Atletico Madrid e Fulham allo stadio Imtech di Amburgo. In entrambi i casi era al fianco dell’arbitro Nicola Rizzoli, attuale responsabile della CAN A e B, con cui si è spesso trovato in terna in quegli anni.

Il caso più clamoroso che lo riguarda è relativo al 2012: si gioca Catania-Juventus. Su punizione dalla sinistra di Lodi, Spolli, in posizione regolare, di testa colpisce il palo alla sinistra di Buffon. Sulla palla piomba Bergessio, anche lui partito in posizione regolare, che con un tap-in firma la rete che avrebbe permesso ai rossazzurri di passare a condurre. Non così per il signor Gervasoni, che dopo aver in un primo tempo convalidato la marcatura, viste le proteste vibranti dei bianconeri e consultatosi con l'assistente Maggiani e l'arbitro di porta Rizzoli, decise in seguito di annullarla, commettendo un grave errore tecnico e scatenando le proteste dei padroni di casa.

Le polemiche proseguirono nei giorni successivi quando si scoprì che su una pagina Facebook attribuita a Luca Maggiani c'era lo scudetto della Juventus ma l'Aia chiarì che non era l'assistente il titolare diretto di quel profilo.