Juve, esiste un piano-B se non arrivasse Ronaldo?

Tutto fermo: in entrata come in uscita. La Juventus è concentrata solo sull'affare Ronaldo. Frenetiche telefonate con Mendes, canali aperti su Madrid dove si aspetta l'incontro tra il procuratore di Cr7 e Florentino Perez, la speranza che si rafforza giorno dopo giorno ma anche la prudenza necessaria in un affare di queste dimensioni. Marotta e Paratici non hanno né tempo, né voglia né interesse per altre operazioni, ed è comprensibile perchè l'arrivo o meno del portoghese condiziona a pioggia tutti gli altri movimenti. Ma che potrebbe succedere se, corna facendo, saltasse tutto? Se Florentino Perez cedesse non già alla voglia di andar via di Ronaldo ma alle sue pretese economiche, accontenandolo in tutto e cospargendosi il capo di cenere? Allo stato sembra impossibile un dietrofront ma nel calcio tutto può succedere. Sarebbe però una doccia ghiacciata per la Juve che si ritroverebbe costretta a rifare tutto quasi daccapo. Esiste un piano-B? Probabilmente sì ma per niente paragonabile alla prospettiva di prendere il n.1 al mondo. Innanzitutto bisognerebbe risolvere il problema-Higuain. Il Pipita sa di essere stato ormai scaricato sull'altare del sogno-Ronaldo, difficile pensare che possa accettare di rimanere come ruota di scorta che si monta all'improvviso. Andrà probabilmente al Chelsea in ogni caso, l'argentino. Ed allora? Ecco dunque l'ipotesi Morata che riprenderebbe quota. Inoltre verrebbero bloccate alcune cessioni illustri, necessarie per far cassa nel caso si arrivasse a Ronaldo ma che altrimenti non si potrebbero motivare. Come quella di Alex Sandro. O quella, di cui si sta tornando a parlare, di Pjanic. Come rimotivare la piazza poi in caso di sogno sfumato? Tutti interrogativi che ora potrebbero non avere motivo di esistere perchè l'ottimismo sulla riuscita felice della trattativa è forte. Ma avere un piano-B è comunque necessario.

Stefano Grandi