Juve, Conte: “Mai litigato con Marotta, basta fesserie”

Felice per il successo sul Genoa, per la risposta della sua Juventus dopo due sconfitte di fila e per il calore dei tifosi che hanno risposto al suo appello. Arrabbiato, arrabbiatissimo con i media e con chi – a suo dire – vuol destabilizzare l’ambiente. Antonio Conte è una furia quando parla alle tv dopo la vittoria sui liguri e va giù pesante: “Si può parlare di pareri discordanti, non di litigi o di non unione d'intenti. Si vogliono far passare concetti sbagliati, poi passo io per quello che vede fantasmi. Ma dove? Parlate di calcio e non di cose del genere. Anche se capisco che ad alcuni convenga parlare di questo visto che di calcio non masticano tanto....Non si toccano gli aspetti umani, non si fa. Non ho mai litigato con Marotta, se fosse successo starei zitto ad ascoltare. Dato che è un'invenzione mi altero, si critichi il gioco ma non i rapporti tra me e Marotta. C'è unità di intenti, poi ci possono essere pareri diversi ma non diciamo cose come che ho fatto a cazzotti con Marotta...". Non è la prima volta che il tecnico bianconero tocca questo tasto: "Non sono io che vedo i fantasmi, i fantasmi li vedono tv e giornali che parlano di presunte frizioni fra me e la Società: accetto che mi si critichi dal punto di vista calcistico, ma non accetto che si vada sul personale dicendo delle fesserie. Per quale motivo si mettono in giro queste voci, se non per destabilizzare? Invece di sparare fesserie, consiglio di verificare se esistono veramente delle frizioni per avvalorare queste loro tesi e consiglio anche di parlare più di calcio e meno di cose extracalcistiche”. Si rasserena Conte quando si parla dell'ottima prestazione della squadra: "Tutta la squadra è stata devastante: ho visto un po' le situazioni da gol create e non sfruttate e di fronte avevampo un'ottima squadra. Siamo stati bravi a partire subito nella giusta maniera, non dando al Genoa la possibilità di prendere fiducia. Bellissimo l'appoggio del pubblico, sembrava di essere tornati ai bei tempi, è stato il dodicesimo e tredicesimo uomo in campo"

Stefano Grandi