Juve, che paradosso: segna più di 3 gol a partita, ma ne incassa almeno uno

Strane cifre, quelle della Juventus. Numeri a cui Allegri e i tifosi bianconeri non erano abituati. Dopo anni passati ad esaltare la solidità del reparto difensivo e a difendere la bellezza estetica dell'1-0 all'italiana contro i cultori dei gol e dello spettacolo a tutti i costi, adesso in casa della Vecchia Signora fanno i conti con una filosofia nuova. Ora è la Juventus a segnare più di tutti, a fare gol a grappoli - 10 in 3 giorni - e a chiudere le partite con risultati roboanti. Ma - e forse non è un caso - adesso sono i bianconeri ad inseguire. Terzi in classifica a -3 dal Napoli e a -1 dall'Inter. Anzi quarti perché, a rigor di logica, con la Lazio si è perso lo scontro diretto allo Stadium.

I NUMERI

Quali sono queste cifre inedite per i bianconeri? Anzitutto, i gol segnati: 31 in 10 gare fanno una media di 3,1 a partita. Facile facile. Nei tre anni di gestione Allegri mai si era segnato tanto dopo altrettante partite. Nel 2014-15 furono 18 i gol all'attivo, nel 2015-16 appena 11, praticamente un terzo. L'anno scorso invece erano stati 21. Mai, però, la squadra bianconera aveva incassato 10 gol, di fatto uno a partita. Neppure nell'inizio orribile della stagione 2015-16, quando dopo 10 giornate Buffon e soci avevano raccolto "solo" 9 volte il pallone in fondo al sacco. L'anno scorso furono 7, nel 2014-15 appena 4.

L'EQUILIBRIO

Serve equilibrio, attenzione, determinazione massima in ogni momento delle partite per evitare di subire reti. Perché anche quelle contano, sempre secondo Allegri. Nel calcio attuale, quasi mai lo scudetto è andato alla squadra che non vanta la miglior difesa. Lo recita pure un vecchio adagio del football americano: "Gli attacchi fanno vendere i biglietti, le difese fanno vincere i campionati". Al momento la Juventus è quarta nella speciale classifica. Proprio come in quella vera.