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Juve, Causio scatenato su linea-giovani, Rabiot e caso-Pogba

09/09/2022 10:26

Juve, Causio scatenato su linea-giovani, Rabiot e caso-Pogba |  Sport e Vai

Non la riconosce quasi più la sua Juventus. Franco Causio parla alla Gazzetta e ricorda i suoi tempi in bianconero

Non c’erano stranieri: rabbrividisco quando leggo che in A sono quasi il 70 per cento. Da noi il primo fu Gentile, nel 1973. Poi Scirea l’anno dopo, quindi Tardelli, Cabrini, Fanna... Ma nessuno arrivava con il posto di titolare, lo conquistavano per meriti. Però si vedeva che Gai era un campione: nell’Atalanta faceva il centrocampista e mi aveva marcato bene".

La Juve è l’unica a investire sui giovani. L’Under 23 è un grande progetto, i risultati si vedono. Miretti, Fagioli, Soulé, gli altri. A me piace anche Rovella che viene dal Genoa ed è in prestito. Però c’è un problema rispetto ai miei tempi. Quale? Il campionato era molto buono e si cresceva ad ogni partita. Oggi si cresce poco giocando in A, il torneo è scarso. Si diventa grandi in Champions

Poi altre bordate

Rabiot doveva andarsene, è rimasto. Altri non sono al massimo. Max conosce Miretti, lo sta facendo crescere. So che gli piace anche Fagioli. E credo che Gatti sia un ottimo acquisto. Ma non sono d’accordo su alcuni cambi di Parigi: non faccio uscire mai Milik e Cuadrado se devo segnare al Psg in difficoltà".

"Noi non sbagliavamo un cross perché dopo l’allenamento ci fermavamo a calciare. Non sbagliavamo un cross, oggi ne azzeccano pochi. Social e videogiochi, altro che straordinari. Io ero attaccato alla maglia, dovevo tutto alla Juve. Un caso Pogba non sarebbe successo. E avevamo personalità"


Tags: pogba Causio rabiot

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