Juan Jesus ammette: Questo Napoli non è club più forte dove ho giocato

Fino a qualche anno fa sembrava un talento bruciato presto, un giocatore già fuori dai giri importanti e destinato a girovagare alla ricerca di un ingaggio ma oggi Juan Jesus è un co-titolare del Napoli dei miracoli. Una delle tante scommesse vinte da Spalletti, che aveva conosciuto il giocatore alla Roma e che l'ha ricostruito nel fisico e nel morale. Domani - dopo la parentesi di Ostigard in Champions - dovrebbe toccare di nuovo a lui dal 1' contro il Sassuolo e lui scalpita come spiega a Radio Kiss Kiss Napoli: "Chi entra fa sempre bene, si è visto anche coi Rangers. Quando uscì il girone tutti pensavano che fosse durissimo, tutti dicevano c'è il Liverpool o l'Ajax, nessuno che dicesse c'è anche il Napoli. Poi abbiamo visto com'è andata, ora andiamo ad Anfield per conquistare il primo posto nel girone, così da giocare in casa il ritorno. Non posso dire che è la squadra più forte dove ho giocato perché ho giocato nella Roma con Totti, Salah, Emerson che meritava di vincere. Sono anni diversi e due buone squadre".

Proprio contro la Roma domenica il Napoli ha realizzato una grande impresa: "Vincere gli scontri diretti in un campionato così vale mezzo punto in più, abbiamo inciso, abbiamo tenuto palla e confermato il gioco fatto vedere in questa stagione. Siamo pronti anche per il Sassuolo di domani

Per Kim solo belle parole. "E' fortissimo, il direttore è stato bravissimo a scovarlo. C'è un grande gruppo quest'anno ma lo era anche l'anno scorso. C'è ancora tanto da fare. Abbiamo tanti giovani ma sono già esperti, oggi si matura prima, si diventa prima uomini, e i nostri hanno tutti una grande personalità".