E' carico, stimolato e curioso. Non vede l'ora di prendere in mano l'Inter, Simone Inzaghi. Nel giorno della sua presentazione ufficiale il tecnico nerazzurro chiarisce obiettivi e dubbi
So che ci saranno delle difficoltà perché dobbiamo difendere il titolo, ma siamo l'Inter e faremo di tutto per restare campioni anche prossima estate. Vogliamo dare continuità dopo lo scudetto, abbiamo tutte le motivazioni che servono. Di Hakimi sapevo, ma mi è stato promesso che la squadra resterà competitiva, ci sentiamo quotidianamente, sappiamo dove intervenire, puntiamo a fare un percorso in Champions migliore perché so che dal 2011 l'Inter non va agli ottavi. In questi anni ci sono state delle richieste, non lo nego, ma non ero il momento di cambiare. Lavoravamo al meglio a Roma, poi è normale che a un certo punto quel momento arriva. E non ci ho pensato troppo
Ha sentito già sia Lukaku che Eriksen
Lukaku l'ho sentito diverse volte, era deluso per l'eliminazione dall'europeo, è una garanzia e l'ha dimostrato sul campo. Con Eriksen ci siamo sentiti prima del torneo europeo, dopo non ci ho parlato, ci contavo, è dell'Inter che è stata brava a prendere Calhanoglu che è un giocatore importante. Christian ha tutto il tempo per tornare, lo aspetto a braccia aperte"
La Lazio resta nel cuore ma è il passato
"Ho scritto una lettera a proposito, sono stati 22 anni importantissimi, sono stato molto bene, ho avuto la fortuna di vincere con la Lazio sia da giocatore che da allenatore, ma era arrivato il momento di cambiare ed eccomi qua. A Roma è stata una bella palestra, la pressione è quotidiana e mi piace, altrimenti non avrei accettato l'Inter campione d'Italia che potrebbe perdere qualche campione. Le caratteristiche della mia Inter? Intensità, stare dentro la partita e riuscire a reagire agli episodi. La mia squadra sa vincere anche in pieno recupero. Ho già allenato de Vrij, ho giocato con Kolarov e Handanovic. Un piacere ritrovarli, ma anche con gli altri avrò un grandissimo rapporto"
Inzaghi rivela cosa è successo con Lotito ("c'è stato un ciclo, ne abbiamo parlato a cena come in tutte le famiglie, mi ero preso una notte per pensarci su e mattina dopo ho avvertito questo desiderio. Ho subito informato il presidente") e accenna al mercato
Dobbiamo fare qualcosa in entrata, gli esterni per me sono importanti e proveremo ad agire di conseguenza. Il derby? Sappiamo cos'è il derby a Roma, ma anche a Milano c'è una rivalità fortissima. Il Milan ha fatto un ottimo campionato, in testa per venti giornate, sarà una sfida entusiasmante
Il tecnico nerazzurro elogia poi Calhanoglu
Penso che Chala abbia caratteristiche simile, quantità e qualità bravo sui piazzati. Chiaro che avendo Eriksen, giocatore importante e visto quello che è successo abbiamo scelto lui. Ci darà grande soddisfazione. Perisic? Ha fatto bene lo scorso anno il quinto di centrocampo, purtroppo ha preso il covid ed è in quarantena lo aspetto a braccia aperte e sono sicuro che farà molto bene