Inter, Moratti: con Conte sarebbe stato diverso

Intervistato da dal magazine del Corriere della Sera, Sette, l'ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti si sofferma sull'attuale situazione del club nerazzurro e rivela cauto ottimismo su Simone Inzaghi, velato dal rammarico di aver perso Antonio Conte.

Sull'attuale presidente, Steven Zhang, Moratti spiega: 

Zhang è un ragazzo gentile, umile e intelligente, mi aggiorna sempre su quello che sta facendo e devo dire che ha le idee chiare e non è ossessivo. Credo che le cose ormai siano cambiate nel mondo del calcio e gestire un club sia oramai un impegno economico spaventoso e che difficilmente possa essere portato avanti da famiglie appassionate. 

Poi, su Antonio Conte e sull'arrivo di Simone Inzaghi, Moratti spiega:

Non credo fosse possibile convincerlo a restare. Si era creato un solco troppo largo con la società. Però con Conte in panchina la squadra ha fatto un gran salto di qualità. Ha preso coscienza dei proprio mezzi e della propria forza, acquisento una nuova personalità. Inzaghi? è molto diverso da Conte. Lo è nello stile, nella personalità, dal punto di vista tattico. Certo, con Conte si sarebbe potuto lavorare per il secondo scudetto di fila, che avrebbe portato alla stella, ma forse Inzaghi ci soprenderà...

Tra i vari temi, molto interessante, infine, anche il retroscena sull'acquisto di Ronaldo il fenomeno:

Il suo acquisto resta il mio più grande orgoglio da presidente. Il tarlo me lo ha messo il mio autista. Stavamo tornando da una trasferta un po' opaca e l'ho sentito lamentarsi per la prestazione. Allora gli ho risposto piccato: ' allora compriamoci Ronaldo così vinceremo sempre'. Da quella battuta, con il passare del tempo, è cresciuta la convinzione di provarci. E, alla fine, lo portammo all'Inter.