Inter, si decide il futuro di Eriksen

Dove eravamo rimasti? Al 12 giugno scorso, a quel maledetto minuto di Danimarca-Finlandia, quando Eriksen si è accasciato all'improvviso al suolo lasciando tutti col fiato sospeso e le lacrime incipienti.  I soccorsi concitati, il ricovero, la buona notizia del pericolo passato e la convalescenza. Ora però è il momento della verità definitiva. Potrà tornare a giocare il talento dell'Inter? Sono giorni decisivi, il giocatore è atteso a Milano e dopo un saluito ad Appiano ai suoi compagni di squadra si sottoporrà ad accertamenti medici: dovrà ripetere esattamente tutti gli esami cardiologici a cui si è sottoposto a Copenaghen, dopo l’arresto cardiaco per chiarire se la miocardite che ha generato il malore è stata di natura infettiva o meno. 

Se si accerta la natura infettiva del problema, che poi ha portato all’installazione del defibrillatore sottocutaneo, avrebbe almeno una chance di tornare a giocare nel campionato italiano".

La Gazzetta spiega che in questo caso il processo per riottenere l'idoneità sportiva è comunque molto lungo e non dura meno di 6-8 mesi. L'Inter aspetta le risposte degli esami per valutare il futuro di Eriksen e capire se tornerà a giocare o meno ed eventualmente se lo farà in Serie A. La Fifa garantisce una copertura sullo stipendio fino a 7,5 milioni di euro lordi, per un’inattività che duri al massimo 365 giorni. La società nerazzurra ha, inoltre, stipulato una polizia assicurativa sul valore del cartellino del giocatore. Eriksen pesa sul bilancio circa 18 milioni di euro e l’assicurazione in mano al club copre quella cifra quasi per intero.