Inter, Ranocchia: Rinnovo pronto, Moratti ci sarà ancora vicino

Non è stata sufficiente la vittoria di misura a Cesena per 1-0, caratterizzata dalle numerose polemiche arbitrali, per tirar fuori l’Inter dalla palude. Il momento resta delicato ma Ranocchia, parlando a Sky, prova a dare fiducia al gruppo. Il difensore esclude che le dimissioni di Moratti abbiano influenzato il gruppo ("Influito no. Parliamo comunque di un presidente ultravincente che ha lasciato il suo incarico ma rimarrà vicino all'Inter, è stato la faccia vincente di questi colori") e protegge Mazzarri:”Questa vittoria ci voleva, ci darà una spinta per affrontare le altre gare in modo diverso. Nel calcio è tutto complicato; in questo momento, al di là delle tragedie che fanno in giro, siamo primi nel girone di Europa League e a pochi punti dal terzo posto. Dobbiamo dare continuità di risultati. Abbiamo il giusto mix di giovani ed esperti, un gruppo intelligente. Mi reputo un esperto di questo ambiente e qualche consiglio ai giovani e ai nuovi arrivati lo do". Sul suo avvio di stagione Ranocchia dice: "Sono molto autocritico, mi impunto anche sui piccoli errori anche se faccio una bella partita. Nella mia carriera ho imparato che non va bene partire bene e arrivare male, ma bisogna fare bene tutto l'anno, non subire gol è la base dei successi. Abbiamo avuto due intoppi ma nell'arco di un'annata ci stanno. Ora proseguiamo sulla strada intrapresa nelle ultime due gare dove non abbiamo preso gol". Dopo un elogio a Palacio ("Corre come un matto, dà una mano a noi difensori perché pressa tutti. Per noi è fondamentale, anche se magari non è al meglio per quel problema fisico") lo stopper assicura che è tutto fatto per la firma del rinnovo di contratto: "A breve, abbiamo fatto tutto; mancano solo questioni burocratiche". L’ultimo pensiero è per la Sampdoria, l’avversario di mercoledì: "Non sono sorpreso, Sinisa Mihajlovic è un bravo allenatore e hanno un gruppo forte. Sarà difficile, dobbiamo recuperare energie e serve mentalità da grande squadra, deve essere la Samp ad avere paura di noi".

Stefano Grandi