Inter, primo allenatore svela la forza di Satriano

L'esplosione estiva di Martin Satriano è sotto gli occhi di tutti, ma come raccontato alla Gazzetta dello Sport da Tabaré Alonso, che lo ha visto crescere in Uruguay, questa non è una sorpresa, ma una conferma. Alonso ha allenato l'attaccante nerazzurro classe 2000 ai tempi del Nacional de Montevideo e racconta così le qualità della splendida scoperta a disposizione di Simone Inzaghi:

Martin è un bomber atipico perché sa fare di tutto. Non è di certo il classico nove da area di rigore, come dicevano in tanti paragonandolo a Luis Suarez. No, Satriano ha caratteristiche molto diverse, è più un dieci. Ama giocare con la palla tra i piedi, partecipare alla manovra, spaziare su tutto il fronte d'attacco, ma anche venire a dialogare con i compagni. Oltre a questo, ha un infallibile fiuto del gol, e, nonostante sappia essere dominante nel gioco aereo grazie alla sua altezza, ha una tecnica fuori dal comune.

Poi, su un possibile paragone, Alonso spiega:

Può ricordare Lautaro certo, ma per il sacrificio che mostra in campo e lo stile di gioco mi ricorda molto Cavani. Fisicamente sono diversi, ma davanti alla porta non sbagliano. Da quanto è arrivato a Milano, Martin mi sembra molto cresciuto è maturato tatticamente e fisicamente, il piede è sempre quello. Miglior pregio di Satriano? Difficile dirne uno, è un ragazzo d'oro e ne ha tanti. Si esalta nelle grandi occasioni. Ricordo ancora quando segnò in cinque classicos consecutivi contro il Penarol. Aveva 15 o 16 anni. Può diventare un top player, il futuro è suo. E se continua a metterci determinazione e volontà di ferro può far qualsiasi cosa.

Proprio in tema futuro, in vista della prossima stagione, Alonso spiega:

Andare in prestito o restare in nerazzurro? Dipende da Inzaghi, se dovesse riuscire a giocare qualche spezzone di partita sarebbe meglio restare con l'Inter. Allenarsi con Lukaku e Lautaro non è un aiuto da poco. E anche allenarsi contro difensori come quelli dell'Inter lo aiuterà a crescere. Però capirei anche se volesse andare a farsi le ossa. Se non avesse proprio spazio, meglio il prestito in un club che sappia dargli subito fiducia.