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Inter, Pioli: Serve passione unità a qualità, non sono normalizzatore

10/11/2016 13:47

Inter, Pioli: Serve passione unità a qualità, non sono normalizzatore |  Sport e Vai

INTER PIOLI PASSIONE -

Completo blu, cravatta nerazzurra e fede dichiarata: “Sono sempre stato tifoso dell'Inter”. Quello che dice quasi sempre qualsiasi calciatore quando cambia maglia è vero per Stefano Pioli, chiamato al “capezzale nerazzurro” a risanare i cocci dopo l'era De Boer. La parola che il neo-tecnico interista ripete ossessivamente è passione, quello che secondo lui manca all'Inter, la seconda parola chiave è normalizzatore, che a lui non piace perchè preferisce essere chiamato potenziatore. La prima domanda però riguarda Candreva e i suoi rapporti non proprio idilliaci con l'esterno ai tempi della Lazio, Pioli fa un dribbling per rispondere: “Ho sempre pensato che Candreva fosse un ottimo giocatore, i contesti sono diversi e sono sicuro che darà il massimo per questa causa. L'ho sempre stimolato per fare di più e mi aspetto tanto da lui”. Poi allarga il discorso: “Il talento da solo non basta, serve passione quella che ha la nostra tifoseria. Possiamo anche noi trasmettere molto al pubblico”. L'Inter ha 29 giocatori in rosa, troppi? “Abbiamo un mese importantissimo che parte col derby, abbiamo bisogno di tutti. E' un organico numeroso ma di qualità, ci servirà”.

INTER PIOLI PASSIONE NORMALIZZATORE - Dall'89 a oggi solo in 3 hanno vinto all'Inter, Trap, Mourinho e Mancini: “Per tornare a quei livelli serve mentalità vincente, la squadra ha valori per giocare un calcio concreto e propositivo. L'obiettivo è che i miei giocatori abbiano passione. Noi puntiamo ancora alla Champions. L'anno scorso di questi tempi eravamo primi e la Juve era a -9 poi sappiamo come è finita, c'è tutto il tempo per centrare l'obiettivo prefissato a inizio stagione”. Proprio Trapattoni ha detto che l'Inter è una centrifuga e che bisogna pensare soprattutto al risultato: “L'ho avuto come tecnico, lo stimo tanto ma ogni allenatore ha i suoi sistemi. La pressione è normale, è quello che volevo, penso che la chiamata dell'Inter per me sia arrivata al momento giusto. Per vincere secondo me è necessario giocare bene al calcio”. La firma è arrivata dopo un lungo casting: “L'importante è che ora io sia qui, la società mi sarà vicina. Ho chiesto supporto, sappiamo che il cammino non sarà facile per tornare al vertice. Il nostro futuro passa dal lavoro quotidiano”. Capitolo modulo, Pioli spiega: “Un modulo vincente non esiste, contano interpretazione e atteggiamento. Non voglio cambiare troppo subito, la sosta mi permetterà di prendere confidenza con l'ambiente ma tutti li vedrò solo pochi giorni prima del derby quindi partiremo con la difesa a 4. Io però ho le idee chiare su quello che dobbiamo fare a prescindere dal fatto che giocheranno 3, 4 o 5 difensori”. L'hanno definito normalizzatore: “Sono andato a cercare la parola nel vocabolario ma c'è scritto che riporta alla normalità e l'Inter non ha bisogno di normalità ma di qualcosa di più. Spero che a fine stagione si parli di me come di “potenziatore”.

INTER PIOLI PASSIONE ICARDI – Capitolo Icardi: “Sta segnando tanto e penso sia un esempio importanti, abbiamo tanti giocatori che possono segnare, attaccanti, esterni e trequartisti. Penso sia giusto non avere un solo terminale offensivo ma più giocatori che si possono inserire, Gabigol? E' previsto l'utilizzo di tutti quelli che ci fanno vincere la partita e sta a me capire chi sta meglio, lui ha qualità e si sta allenando bene, poi deciderò io chi scende in campo”. Pioli si descriverebbe così: “Un professionista che non lascia nulla al caso, che lavora con passione e cerca di sfruttare il potenziale che ha a disposizione cercando di far dare loro il massimo”.

Stefano Grandi


Tags: inter candreva pioli

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