27/09/2021 09:41
Bastone e carota da parte di Tancredi Palmeri nei confronti dell'Inter. Il giornalista di BeinSport, nel suo editoriale per Linterista, torna sulla gara con l'Atalanta, sottolinea come i nerazzurri abbiano avuto finora il calendario più duro ma scrive
Se l’Inter non ha vinto la partita è sia perché c’era anche una grande squadra di fronte, ma anche perché ha concesso tutta la seconda metà del primo tempo, senza fare filtro a centrocampo, e i due gol in 8 minuti dell’Atalanta sono arrivati dopo aver schivato pallottole per dieci minuti buoni, che anche così non avevano messo i nerazzurri di Milano sull’allerta. Eccesso di sicurezza sicuramente migliorabile, ma poi Simone Inzaghi nel secondo tempo è tornato a macinare calcio... Tutto a posto allora per Inzaghino? Quasi.
Perché c’è un aspetto davvero inspiegabile. Di nuovo, quando la rimonta si faceva più veemente, quando serviva più di ogni altro chi gettava il cuore oltre l’ostacolo, Simoncino ha cambiato prima Lautaro a un quarto d’ora dalla fine, e poi Barella a dieci minuti dal termine. Ovvero i due più gladiatorii, e che senza dubbio anche nel momento in cui sono usciti erano ancora là a lottare su ogni pallone. E’ successo di nuovo come contro il Real Madrid, togliere i punti di riferimento più importanti svuotando l’anima della rimonta. E non vale dire “eh ma avevano speso molto, erano stanchi”. Sicuramente, ma se è per questo di più aveva speso per esempio Dzeko, non a caso poco lucido nell’ultima clamorosa palla gol sprecata incornando tutto solo nell’area piccola. E’ uno strano vizio quello di Inzaghi di levare dalla contesa Lautaro quando la sua ars pugnandi è impareggiabile.