Inter, Mancini: Volevo arrivare terzo ma quinti non sarebbe male

La striscia vincente ha ridato il sorriso a Mancini. Il tecnico dell’Inter chiede uno sforzo finale alla squadra nel tentativo di agganciare l’ultimo treno per l’Europa. Prima tappa, battere il Chievo: “E' una partita delicata, il Chievo è in forma, sta bene, gioca tranquillo, sarà una partita molto dura, dovremo fare un a grande partita per vincere, facendo quello fatto a Udine nei primi 60 minuti. Sarà una partita importante per capire se possiamo giocarcela nelle ultime quattro partite e vedere. Dovremmo vincere questa, poi Laizo, Juve, Genoa, Empoli, non sono partite semplici, forse molto dipenderà da domani. Nel calcio può accadere qualsiasi cosa, abbiamo le qualità per continuare, poi ogni partita ha tante insidie e difficoltà”. Il rimpianto per tanti punti lasciati per strada c’è: “Non so, io posso parlare da quando sono arrivato io. Per me è negativa perché le mie aspettative erano altre. Poi se si dovesse arrivare quinti non sarebbe male per come si era messa la stagione. Il mio obiettivo era arrivare secondi o terzi, per questo il giudizio è negativo”. Nelle ultime settimane si è rivisto il miglior Vidic ed è tornato al gol anche Podolski: “Vidic è migliorato fisicamente molto, è cresciuto, è un giocatore che aveva esperienza e qualità, insieme alla condizione fisica ottimale sta facendo bene. Un giocatore in generale alla sua età deve allenarsi di più, quando si allena seriamente sempre sempre, Zanetti è l'emblema, non ha mai saltato allenamenti ed ha giocato fino a 40anni, ha fatto benissimo ed è stata una cosa positiva. Prima faceva fatica, nell'ultimo mese la sua condizione fisica è totalmente cambiata. Sono felice poi che Podolski abbia fatto gol, lo meritava, era stato sfortunato in tante occasioni, professionista esemplare, rimasto in panchina senza dire niente”.