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Inter, Mancini: Podolski torna all’Arsenal, ci piace Vazquez

27/04/2015 14:34

Inter, Mancini: Podolski torna all’Arsenal, ci piace Vazquez |  Sport e Vai
Rimessa in sesto la classifica col successo sulla Roma, valorizzato anche dalle sconfitte di Samp e Fiorentina che rendono la corsa all’Europa League ipoteticamente ancora possibile, Mancini ieri ha pensato anche al futuro ed ha assistito a Parma-Palermo in tribuna per visionare diversi giocatori. Su tutti Dybala ma non solo: “Ho avuto la possibilità di vedere qualche partita direttamente, è la cosa migliore per prendere decisioni. Sono giocatori che conosciamo bene, ma eravamo lì anche per vedere giocatori che non conosciamo bene. Ho visto altri giocatori del Palermo, Mauri del Parma, Vazquez. Ci sono giocatori bravi, i giovani uno li vede volentieri perché possono avere un grande futuro”. L’Inter che sarà non è nata ancora ma si sta lavorando. Un’altra certezza è che Podolski non sarà riscattato: “Podolski è un ottimo giocatore, un ottimo professionista, ha giocato diverse partite e non ha fatto gol, è vero, ma ha fatto buone giocate. La sua situazione è diversa, lui è in prestito, vuole tornare all'Arsenal e così sarà”. Continua anche il tormentone Shaqiri, con l’inevitabile domanda sul suo rendimento: “In Italia non sappiamo aspettare niente e nessuno, vogliamo sempre tutto in fretta, a volte non può accadere, i giocatori cambiano stile di gioco, viene dal Bayern lui. Ci vuole tempo. Può aver avuto un po' di difficoltà. E' successo anche a Platini, Van Basten, campioni assoluti. Bisogna saper aspettare. Felipe? Ha giocato bene fin qui, domani avrà la possibilità di giocare dall'inizio, vedremo”. LA MOSSA VINCENTE - Contro la Roma ha pagato un atteggiamento più offensivo: Abbiamo rischiato perché a volte bisogna fare qualcosa fuori dal normale, la Roma è una grande squadra, ha giocato per vincere, non si è messa lì ad aspettare, poteva venir fuori anche una vittoria della Roma, contro giocatori così bravi può starci di tutto. Con il pareggio non cambiava niente per noi, meglio rischiare di farne tre di punti. E' stata la mentalità di Kovacic e Hernanes, ma anche Shaqiri e Podolski, sono stati tutti e tre gli ultimi entrati fondamentali nel dare quello che la squadra aveva perso forse per stanchezza. la partita è cambiata, quindi bravi loro”. Una rondine però non fa primavera e per Mancini il bilancio è ancora in rosso: “Il risultato è sempre negativo, credevo di arrivare tra i primi 3, non cambia se vinciamo 2 o 3 partite, sapevo che sarebbe stato difficile, ma bisogna sempre avere l'obiettivo massimo, non il minimo, è l'Inter, ci vorrà tempo, ma il concetto non cambia. L’Europa? Non cambia molto, non dipende da noi. Ci vogliono delle ottime prestazioni nostre con tante vittorie, sperando che davanti cedano da qui alla fine. E' una settimana importante per capire questo”. CONTRO LA VIOLENZA - L’ultima riflessione è sulla violenza negli stadi dopo gli episodi del derby di Torino:  “Anche in Inghilterra accadono queste cose anche se non frequentemente come in Italia. Quando accadono in 24 ore la polizia va, arresta le persone. Lo abbiamo visto in diretta tv. Se non facciamo qualcosa... La partita di calcio è una partita di calcio, non si può andare per fare altro. Bisogna prendere dei provvedimenti seri una volta per tutte, altrimenti succederanno sempre. Tutti insieme dobbiamo farlo”. Stefano Grandi     

Tags: Roma inter mancini derby podolski shaqiri kovacic

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