Inter, Mancini: Cambiare mentalità e non comprare tanto per farlo

La prima sconfitta dell’Inter targata-Mancini, messa ko per 4-2 dalla Roma, ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi nerazzurri che speravano in una scossa importante con il ritorno del Mancio. La squadra ha palesato antichi difetti e congenite carenze ma il tecnico non si abbatte. In occasione di un evento Unicef Mancini ha messo le mani avanti: “Voi scrivete quel che pensate sia giusto, io faccio il mio lavoro e le mie scelte. Se cambiamo qualcosa dobbiamo farlo ed in fretta ma non è il sistema di gioco che fa vincere o meno una squadra. Dobbiamo cambiare la mentalità dell'Inter, questo sì, purtroppo dovremo passare anche da delle delusioni sperando che passino rapidamente”. Non si aspettava un ritorno semplice, l’allenatore dell’Inter: “Accetto le sconfitte, i momenti difficili. Sapevo che non sarebbe stato tutto rose e fiori, che ci sarebbero stati dei problemi, vanno accettati. Dal giorno che ho iniziato a lavorare, ci sono state tre partite e non è semplice lavorare ma i ragazzi hanno voglia di migliorare e di cambiare qualcosa. E' una delle cose positive, anche ieri in ogni caso, nelle difficoltà e negli errori, ci sono state cose positive. Faccio questo lavoro, so che se facciamo le cose per bene, le cose cambieranno”. L’obiettivo non è cambiato però: “Un posto in Champions, ci sono due strade ma le cose belle sono queste, riuscire a fare cose che sembrano difficili. Poca autostima? Non dobbiamo guardare la classifica ma riuscire solo a fare risultati importanti e positivi: con due vittorie di fila, la confidenza tornerà subito". Sul mercato Mancini non si è sbilanciato: “Ci sono 4 gare da qui al 21, sarà fondamentale far più punti possibili e poi ci sarà tempo. Per fare delle cose, vanno fatte sensate, prendere per prendere non ha senso”. Alla società però ha detto cose diverse. Mancini ha bisogno di esterni importanti e vorrebbe uno sforzo da parte di Thohir per prendere uno tra Cerci e Lavezzi. Poi un’altra considerazione generale: “Per lo scudetto sarà una lotta tra Roma e Juventus. I giallorossi giocano bene, hanno qualità. La Juve è solida, sarà una bella lotta credo”. Un pensiero anche alla sua ex squadra, il Galatasaray, che ha esonerato Prandelli: “Mi dispiace per Prandelli, perché comunque non era messo male in campionato, era secondo ad un punto e mi spiace che sia andata così. Il Galatasaray è un grande club, è un'ottima squadra ed ha grandi tifosi. Nel calcio servirebbe più tempo, potevano dargli più tempo ma il calcio è così".

Stefano Grandi