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Inter, Icardi: Clausola da 100 milioni non mi tocca, contento di restare

14/09/2016 13:49

Inter, Icardi: Clausola da 100 milioni non mi tocca, contento di restare |  Sport e Vai

Stavolta sembra sincero nel dire di voler restare all'Inter Icardi. Fino a fine agosto era accostato insistentemente al Napoli, con De Laurentiis che avrebbe fatto follie per portarlo in azzurro ed arrivando a valutarlo 60 milioni di euro con ingaggio di circa 6 milioni a stagione ma l'argentino alla fine è rimasto all'Inter. Al netto dei tweet e delle foto provocatorie della moglie-agente Wanda Nara, di qualche polemica con i tifosi e di un braccio di ferro sul rinnovo di contratto, il capitano nerazzurro è ripartito da dove si era fermato e con la doppietta di domenica al Pescara ha anche regalato i primi tre punti stagionali dell'era De Boer e alle porte c'è l'atteso rinnovo di contratto. Domani c'è al 'Meazza' l'Hapoel Be'er Sheva, campione della Ligat ha'Al in carica, nel primo turno del girone K di Europa League, ed assieme al tecnico in sala stampa c'è proprio Icardi. Dopo tanto silenzio ci mette la faccia, l'argentino cui vien chiesto subito di Higuain e della pesante clausola rescissoria pagata dalla Juve (“Vale questi 90 milioni che ha speso la Juventus durante l'estate. Ha siglato 36 gol”) ma anche della clausola che riguarderà proprio il suo stesso rinnovo: “Il mio prezzo lo decide la società. Sono finte, Messi ha una clausola da 250 milioni di euro e nessuna squadra può pagarlo. Se supererà i 100 lo decideranno i dirigenti, io sarò contento di rimanere all'Inter". Dove si sta dimostrando l'unico leader anche se Maurito non è d'accordo: “Qui nella squadra ci sono tanti leader, a volte si dice che da capitano debba farlo io. Ma siamo in tanti che vogliamo portare il gruppo dove vogliamo tutti. Io sono l'attaccante,  il mio lavoro è segnare, ma non vuol dire che mi porto la squadra sulle spalle perché lavoriamo in 11, dal portiere all'attaccante e chi entra dopo. Ognuno ha le sue responsabilità in campo". Lui le sue vorrebbe prendersele:” Non ho detto che non mi voglio caricare la squadra sulle spalle. Succede nel calcio, ho fatto i tre gol finora in campionato... però sono l'attaccante e devo farlo. Quando segno poi c'è il lavoro da parte di tutti. Per quello dico che devo caricarmi l'Inter sulle spalle, ma siamo 25 giocatori e vogliamo dare un contributo. Tutti dobbiamo dare qualcosa in più, non solo chi fa la differenza in una partita".

IL MODULO PREFERITO - Parla anche di nazionale dopo la convocazione con l'Argentina (“Quello che sceglie è il tecnico. Quando deciderà di chiamarmi sarò pronto, l'anno scorso penso di aver fatto il mio, ora voglio dare di più per convincere il ct a farmi giocare”) e poi il bomber si sofferma sul nuovo modulo: “Mi trovo bene con il 4-2-3-1, abbiamo giocatori con qualità che ti possono mandare in porta. Quando ho tre giocatori dietro di me che possono farmi assist... è molto importante. La prima partita abbiamo giocato un 3-5-2 che non si giocava dall'era Mazzarri. Non eravamo abituati, ma lui ha voluto provare. Poi non sono l'allenatore né quello che sceglie il sistema di gioco". Intanto sta segnando di più di testa: “Quest'anno abbiamo giocatori, come Candreva, calcia molto bene e ha il piede per dei buoni cross. L'altro mi ha fatto un assist Banega, si vede che ha un grande piede. Io ho sempre segnato tantissimo di testa, sin da piccolo, forse è stata una casualità. Io mi alleno per migliorare, poi devo essere pronto". Infine un pensiero sulla Juventus. "È giusto che si pensi, ma noi siamo dei professionisti e domani c'è un'altra partita, altrettanto importante perché stiamo giocando in Europa. Il nostro obiettivo era la Champions, ora siamo in Europa League e dobbiamo fare bene. Se ci vogliamo abituare alla Champions sarà così”.

PARLA DE BOER - Dal canto suo il tecnico De Boer si sofferma sull'importanza della gara di domani, rimandando i pensieri sulla Juventus – avversaria di domenica in campionato – di 24 ore e dopo aver chiesto tempo ora chiede punti: "Vogliamo vincere, sarebbe importante proseguire dopo domenica. Vogliamo vincere tutte le partite in casa nel girone per arrivare a quota 9 punti, è il nostro obiettivo. Noi rispettiamo l'Hapoel, è andato vicinissimo alla qualificazione in Champions League giocando contro squadre come Olympiakos e Celtic Glasgow. Hanno della qualità nella squadra, sicuramente sono un gruppo molto serio. Normale si parli molto della partita di domenica, ma ci siamo preparati al meglio per la sfida di domani sera e vogliamo dimostrarlo anche ai nostri tifosi. Poi penseremo alla gara contro la Juventus. Vincere domani sarebbe importantissimo, rappresenterebbe il primo step nel nostro girone di qualificazione". A Pescara è arrivata la prima vittoria in stagione: "Abbiamo creato tante occasioni, è quello che dovremmo sempre fare. C'è sempre da migliorare, anche se abbiamo concesso troppo all'avversario. Dopo una vittoria di questo tipo c'è un ambiente diverso. Abbiamo lavorato duro, ottenendo il risultato che volevamo. Icardi? Per me è importante avere giocatori come Mauro, ma tutti devono essere preziosi. Handanovic, per esempio, è stato decisivo domenica sera. Icardi deve dimostrare in ogni gara di essere forte, sia in partita che durante gli allenamenti".

Ste.Gra.


Tags: inter de boer Icardi

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