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Inter, D'Ambrosio: Noi che abbiamo visto il buio siamo i più felici

02/01/2022 08:31

Inter, D'Ambrosio: Noi che abbiamo visto il buio siamo i più felici |  Sport e Vai

E' all'Inter dal 2014 e in questi anni ha visto di tutto: insuccessi, cambi di proprietà e trionfi. Alla Gazzetta D'Ambrosio si confessa e dice

«Io, Handa e Ranocchia, che abbiamo visto il buio, apprezziamo di più proprio perché abbiamo vissuto sulla pelle certi momenti. Io ho visto San Siro andare via per protesta e ora lo sento cantare il mio nome: l’essere partiti da lì e arrivati qua è una felicità doppia. Tanti pensavano al peggio, ma nello spogliatoio eravamo molto più tranquilli rispetto a chi guardava da fuori. È arrivato un nuovo allenatore a dare idee senza togliere le basi dello scorso anno: il lavoro di tutti finora è stato egregio. È cambiato il modo di giocare, siamo più liberi tatticamente e ci è concesso di fare scelte diverse rispetto a quelle provate in allenamento, ma solo il risultato ti aiuta a giocare col sorriso».

Se non avesse salvato al 90’ con l’Empoli nell’ultima del 2018-19, l’Inter sarebbe a questo livello?

«Centrare quella Champions ha permesso al club di fare gli investimenti che ci hanno portato qua. Dopo quell’azione, ma anche dopo il gol dell’anno prima nell’altra sfida da Champions contro la Lazio, ho visto un apprezzamento diverso di tutti i tifosi nei miei confronti».

Nelle ultime 2 stagioni il suo utilizzo è sceso

«La vita è questione di equilibrio: prima lo trovi, meglio stai. Noi siamo pagati per allenarci, non per fare domande. Lo pensavo quando giocavo 40 gare all’anno e lo penso adesso che ne gioco 20. Quindi no, non mi pesa...».

Ne ha visti di campioni in questi anni

«Da giovane giocavo con Milito e Zanetti... Brozo ora vale il top d’Europa, con Skriniar e Bastoni abbiamo una difesa giovane e super, senza scordare Sanchez che ha classe superiore o Barella e Lautaro nel giro del Pallone d’Oro. E godiamoci pure Dzeko che tatticamente ha un’intelligenza non comune».

Sull'intervista di Lukaku dice

Su Romelu posso dire che ognuno è libero di dichiarare ciò che vuole e ogni parola ha sempre una conseguenza. Per noi ieri è passato e domani è futuro: conta solo il presente. Conta l’oggi, l’Inter di oggi. Ginter...?Chiunque arriva, qua ci sono delle regole che valgono per tutti: non conta il nome che hai dietro, ma lo stemma che hai davanti

 


Tags: inter romelu lukaku d'ambrosio

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