Inter, Candreva: Dopo addio di Mancini mi sentivo perso

“In estate avevamo perso 6-0 col Tottenham, quando è andato via Mancini mi sono sentito un po’ perso. Ora si è aperto un altro ciclo. Qui siamo tutti giocatori qualitativamente forti, siamo una bella squadra. E’ cambiato il mister, ora stiamo costruendo qualcosa di importante”. Candreva si confessa in un'intervista a Radio Sei in cui parla a lungo del suo rapporto con la Lazio ed elogia il lavoro dell'ex tecnico biancoceleste Reja: “Lui è stato determinante, lo sento ancora, ho un rapporto molto bello. Insieme abbiamo fatto un anno e mezzo. Il primo è indimenticabile, sei mesi bellissimi poi un calo fisico”. Candreva sembrava un intoccabile alla Lazio, poi: “Fino all’anno scorso ero incedibile, poi sono diventato cedibile. Forse la Lazio doveva fare cassa… Sono arrivate offerte e le hanno tenute in considerazione. Potevo rifiutarle? Io volevo essere un punto di riferimento. Ho dato tutto per quella maglia, io alla fascia di capitano ci tenevo, pensavo di meritarmela. Tanti erano arrivati prima di me, io il vicecapitano non lo volevo fare meglio che lo faceva qualcuno che era alla Lazio da più tempo di me. L’hanno data a Biglia, il mister pensava di fare una cosa buona per il gruppo e non c’è stata alcuna polemica nello spogliatoio. Pioli mi disse che il capitano lo faceva Lucas e io avrei fatto il vice. Io sono salito in camera e poi l’ho richiamato e gli ho detto se non sono pronto per fare il capitano, non lo sono nemmeno per il vice. Ci sono rimasto male, ma può essere anche che non sia solo una scelta del mister. Dopo sono stato un po’ moscio. Avevo perso un po’ di magia, era finito qualcosa. Non ero più incedibile. Da lì ho capito che qualcosa non andava, della società però parlerò sempre bene. Mi ha rilanciato”.

S.G.