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Inter, Bertolino: Parlo coi giocatori e mi fido di Inzaghi, non temo Orsato

09/09/2021 15:35

Inter, Bertolino: Parlo coi giocatori e mi fido di Inzaghi, non temo Orsato |  Sport e Vai

Il comico e conduttore tv di fede nerazzurra Enrico Bertolino non è preoccupato più di tanto dalla designazione di Orsato per Sampdoria-Inter. Il clamoroso "ritorno" del direttore di gara a quasi tre anni e mezzo di distanza dal discusso Inter-Juventus che, di fatto, assegnò lo scudetto 2018, è uno dei temi principali della sfida di Marassi e Bertolino ne parla a Repubblica:  

"Una designazione che ci sta. Perché tanto gli arbitri possono capitarti sempre, un po' come le disgrazie. Scherzo, eh. Non mi piacciono i sospetti, rovinano il gusto del calcio. Le giornate storte arrivano per tutti. Oddio, per alcuni arbitri con l'Inter abbastanza frequentemente. Ma, insomma, se non ti va bene il sistema, contesti il ruolo, non la persona, che poi in tre anni può essere invecchiata e maturata. Come il Recioto che diventa Amarone. O l'amarezza che diventa felicità".

Bertolino e il retroscena con Iuliano

Quindi un curioso retroscena:

"Guardi, in palestra spesso incontro Iuliano. E ogni volta gli dico: 'Mark, su Ronaldo era rigore e basta'. Lui ride tanto, io decisamente meno".

Tornando alla partita:

"Se fossi doriano penserei 'ripetiamo la partita dello scorso campionato e battiamoli'. E poi spererei in un'altra grande prestazione di Candreva, un ex che ci ha fatto molto male. Orsato si è scelto un mestiere come il ginecologo: deve fare molta attenzione a quello che fa. Poi adesso non ti dico, col Var che ti citofona nell'auricolare, il quarto uomo che scuote la testa, il guardalinee che ti manda una vibrazione al polso, ci manca solo la discomusic nelle orecchie e il delirio è completo. Da parte mia c'è molta, molta fiducia per la direzione tecnica di Simone Inzaghi. Come tutti gli interisti ero un po' scettico, all'inizio. Sai, mica facile prendere il posto di Antonio Conte. E invece i calciatori con cui parlo mi dicono che sa gestire benissimo lo spogliatoio: è stato perfetto nel momento in cui l'uomo guida, Lukaku, ci ha salutato e la società non si è dimostrata solida. Per fortuna che c'è lui e per fortuna che c'è Marotta che si merita, in vita, un monumento interista".


Tags: inter simone inzaghi orsato

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