27/10/2022 08:05
Per la Procura le prove della colpevolezza della Juve, nell'inchiesta sui bilanci, le plusvalenze e i movimenti sospetti, c'è già. Emerge dalle carte ed è relativa alle conversazioni tra i dirigenti sulla ipervalutazione di 21 calciatori avvenuta negli ultimi anni. C'è un'intercettazione su quanto avvenuto il 22 luglio 2021 tra il direttore sportivo Federico Cherubini e il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Stefano Bertola, come si legge su diversi quotidiani
Cherubini dice a Bertola: «Fortuna che alla luce delle recenti visite… ci siamo fermati». Aggiunge di essersi già confrontato con Paratici sulla necessità di «cambiare strategia» e che il loro lavoro «è di scovare talenti, valorizzarli e poi venderli» facendo «plusvalenze sane, in casa» senza ricorrere a quelle «artefatte nei valori». Poi c'è una comunicazione del presidente Agnelli del 21 febbraio 2020, anche questa agli atti dell’inchiesta. In essa, Agnelli spiega come «la situazione del Rol (differenza tra entrate e uscite delle operazioni caratteristiche) è meno 177 milioni di euro e saranno necessarie manovre correttive». Per i pm il ricorso a plusvalenze «artefatte» prima e le due «manovre stipendi» poi sarebbero la conseguenza di questo quadro.