Il rimpianto di Adani: Peccato, se l'avesse avuto Inzaghi

Si proietta al big-match Fiorentina-Inter di domani Lele Adani, doppio ex della sfida, che intervistato dalla Gazzetta piazza la solita bordata ai tecnici che non ama elogiando Italiano ("se non lo abbiamo capito, gli allenatori gestori non esistono più, sono superati dal tempo") e dei nerazzurri dice

“Inzaghi dà più libertà e creatività, lo vedi dagli sganciamenti di Skriniar o dalle incursioni di Brozovic, che con Conte erano molto più rare. E chissà come avrebbe reso Eriksen con questi nuovi principi. Palleggia e detta il ritmo. Ha un collettivo più forte, non deve fare la partita che vuole la Fiorentina, ma gestire le pause, anestetizzare l’avversario. Quando lo fa, diventa dura affrontarla. Se invece resta passiva come contro la Sampdoria, allora rischia Lautaro? Dei quattro attaccanti, lui è l’unico titolare fisso, perché sa giocare prima o seconda punta, segnare o dialogare con gli altri. Resta da capire se può diventare un uomo da 30-35 gol a stagione. Nel caso lo diventi, l’Inter non credo sia nella condizione di poterlo trattenere per molto”.