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Il Napoli si ritrova sesto: Sarri criticato, tifosi furiosi

06/11/2016 17:32

Il Napoli si ritrova sesto: Sarri criticato, tifosi furiosi |  Sport e Vai

NAPOLI SESTO SARRI -

Solo poche settimane fa si continuava a ripetere la filastrocca del Napoli col calcio più bello d'Europa, con il maestro Sarri osannato a prescindere e il sogno era lo scudetto da scollare dalle maglie della Juventus. Oggi gli azzurri si ritrovano sesti, scavalcati anche dall'Atalanta e con i tifosi sul piede di guerra. Se la sosta sarà un balsamo o se avrà un effetto-depressione sulla squadra – mancheranno 15 nazionali a Castelvolturno – si vedrà ma di sicuro questo è il momento più difficile dell'era Sarri e forse anche della recente gestione De Laurentiis. Dai tempi dell'ultimo allenatore esonerato – Donadoni che fece posto a Mazzarri – il Napoli non si trovava in una simile situazione non solo di classifica ma anche ambientale. Il pari con la Lazio, dopo l'altro 1-1 in Turchia col Besiktas che non fa star tranquilli neanche in Champions e dopo la sconfitta con la Juventus della settimana prima, ha messo a nudo limiti e problemi di una squadra che ora comincia ad aver paura.

NAPOLI SESTO SARRI MILIK - Non basta l'infortunio di Milik a spiegare il crollo delle ultime settimane: il Napoli ha vinto solo 2 delle ultime 7 partite, quelle contro le pericolanti Crotone ed Empoli. Ha perso male con la Roma, ha preso un sol punto su sei col Besiktas, si è arresa alla Juventus e sta tradendo problemi in tutti i reparti. Ora che anche Reina sembra non dare più garanzie e che davanti non c'è più Higuain a risolvere i problemi ecco che l'attuale tecnico sembra aver smarrito la bacchetta magica. I gol che il Napoli sta segnando arrivano più da prodezze individuali – come gli ultimi due di Hamsik – che non dai tanto lodati schemi dell'allenatore. La mossa di Mertens falso nueve ha illuso per qualche frammento di gara ma alla fine ha avuto il solo effetto di deprimere ulteriormente Gabbiadini, ormai sempre più vicino ai saluti a gennaio. E mentre ci si chiede l'utilità di El Kaddouri, puntualmente buttato nella mischia quando c'è da recuperare e puntualmente non pervenuto, la tifoseria comincia a borbottare. Gli interventi a gamba tesa di De Laurentiis (dal modulo da cambiare al ruolo di Gabbiadini, dal mercato allo spazio da dare ai giovani) hanno rimarcato una volta di più la tensione che c'è tra presidente e tecnico.

NAPOLI SESTO SARRI DE LAURENTIIS – Con De Laurentiis non c'è più sintonia: Sarri già da settimane lancia frecciate in sala stampa e reagisce con provocazioni in campo. Rog continua ad essere un oggetto misterioso, Giaccherini non gioca mai, Maksimovic è stato “sedotto” e abbandonato (gli si preferisce Chiriches), il modulo non si cambia mai e se si è visto in campo Diawara è stato quasi a furor di popolo e in coincidenza col momentaccio di Jorginho che rischia di bruciarsi del tutto se non si prova a recuperarlo. Insomma la bufera arriva da tutti i punti cardinali. Alla ripresa dopo la sosta ci sono due partite da vincere obbligatoriamente, in casa con l'Udinese sabato 19 e con la Dinamo Kiev sempre a Fuorigrotta in Champions mercoledì 22 ma il futuro del Napoli (e forse anche di Sarri) si potrebbe decidere tra il 2 e il 6 dicembre: prima c'è Napoli-Inter e poi Benfica-Napoli. Se il 6 dicembre gli azzurri dovessero trovarsi sempre più staccati dalla vetta della classifica e fuori dalla Champions, gli scenari sarebbero davvero foschi.

Stefano Grandi


Tags: napoli gabbiadini sarri

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