Il Napoli contro l’Uefa e dire che Tavecchio era stato da Platini

Nella notte in cui il Napoli si scaglia contro l’Uefa e per bocca del presidente De Laurentiis dopo il pessimo arbitraggio nella semifinale di Europa League con un gol in palese fuorigioco concesso al Dnipro, fa sensazione notare che proprio il giorno prima il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, era stato a Nyon per incontrare Platini. Proprio Le Roi è stato l’oggetto dello sfogo del patron azzurro, che rischia il deferimento per le pesantissime illazioni (“se vogliono favorire il Siviglia ce lo dicano, ci togliamo di mezzo, Platini dovrebbe dimettersi”), eppure appena 24 ore prima Tavecchio diceva: "Sono amico da tanti anni del Presidente Platini, con il quale ho avuto sempre rapporti di massima cordialità e amicizia. L'incontro è foriero di buone prospettive sia per l'UEFA che la Federazione Italiana". Parole che oggi suonano come beffa, al pari delle successive: "L'Italia è una delle nazioni sportive a 'quattro stelle', che ricordano il passato e si rivolgono al presente. Credo che il rapporto con l'Uefa sia importante, perchè l'Uefa è il centro del mondo del calcio, è la 'madre' delle nostre strategie sportive ed è quella che ha portato il calcio a livello mondiale". Quella stessa Uefa che oggi il Napoli mette sotto accusa. E’ un ambiente con i nervi ancora tesi quello che si prepara a giocare domenica in campionato a Parma ed aspetta il ritorno di giovedì prossimo a Kiev. I TIMORI .- Difficile smaltire la delusione e la rabbia, anche se va riconosciuto che il Napoli nel primo tempo è apparso troppo impaurito contro gli ucraini e che non vincere nettamente partite come quelle è una colpa al di là delle sviste arbitrali. Sarà capace la squadra di ricompattarsi, di non essere distratta dal tormentone-rinnovo dell’allenatore (il procuratore Quillon oggi riferirà a Benitez dell’incontro con De Laurentiis ma una decisione sul contratto verrà presa non prima della prossima settimana) e di pensare solo a quel secondo/terzo posto ancora alla portata? La paura dei tifosi è che a Parma possa scendere in campo una squadra svuotata, con la testa solo all’Europa e compromettere così la rincorsa in campionato, ancora di salvataggio fondamentale se dovesse andar male a Kiev o comunque in finale, per poter centrare dall’altra porta la qualificazione in Champions. Per la gara contro il Parma già retrocesso Benitez pensa a diversi cambi. In difesa potrebbe tornare Koulibaly al fianco di Britos con Strinic a sinistra e Ghoulam in panchina. A centrocampo spazio a Inler che dovrebbe far coppia con Gargano mentre davanti giocheranno dal 1’ Gabbiadini e Mertens sulle ali con l’ipotesi concreta di Zapata al posto di Higuain. Stefano Grandi